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Inchiesta Juve, Chinè choc: «Procura di Torino abile o fortunata. Non mettete in dubbio la mia imparzialità»
Inchiesta Juve, il Procuratore Federale Giuseppe Chinè ha parlato alla Commissione Cultura e istruzione al Senato della Repubblica
Il Procuratore Federale Giuseppe Chinè ha parlato alla Commissione Cultura e istruzione al Senato della Repubblica, alla presenza anche di una rappresentativa della Juventus, tornando anche sull’ormai nota inchiesta Prisma. Le dichiarazioni riprese da Virgilio.it.
LE PAROLE – «È qui il presidente, purtroppo ci siamo incontrati durante un processo importante. In quella circostanza, la Procura di Torino ha concluso le indagini e consegnato gli atti, dimostrando di essere abile o fortunata, non lo so con certezza. Aveva effettuato azioni che altre procure non erano state in grado di portare a termine. La Procura federale ha deciso di agire in base agli atti ricevuti. Sono un giudice nella vita e ho svolto ruoli pubblici. Vi chiedo gentilmente di non mettere in dubbio la mia imparzialità come magistrato. Svolgo il ruolo di Procuratore federale gratuitamente, per passatempo, e lo faccio con il massimo impegno. Ho iniziato l’indagine dopo che la Procura di Torino aveva effettuato perquisizioni e ho contattato il procuratore aggiunto di Torino per chiedere se poteva fornirmi gli atti».