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Infortunio Bonucci, il difensore della Juve doveva fermarsi prima
Contro il Barcellona non doveva esserci, fece un miracolo sportivo: Bonucci doveva fermarsi prima per evitare l’infortunio
Sia chiaro sin da subito: ad averne di Leonardo Bonucci in squadra, in qualsiasi gruppo di lavoro. Perché uno che non si ferma mai di fronte a qualsiasi ostacolo lo vorrebbero tutti: allenatori, dirigenti, compagni di squadra e tifosi.
Leo però ha chiesto troppo al suo fisico. Lo ha riconosciuto da solo, lo ha compreso. Forse tardi, ma meglio tardi che mai. Perché è troppo importante per la Juve di Pirlo (ancora in costruzione) e anche per la Nazionale. Ed è per questo che non doveva cadere nella trappola dei calendari tritacarne ai tempi del Covid.
Aveva già stretto i denti troppe volte nelle ultime settimane. Contro il Barcellona non doveva esserci, fece un miracolo sportivo insieme ai preparatori della Juventus. Poi, però, Spezia, Ferencvaros e Lazio, prima di presentarsi in Nazionale: il troppo storpia.
E ora Bonucci paga il conto. Insieme a Pirlo che deve già fare a meno di Chiellini (presumibilmente fino alla fine del mese) ma, per fortuna, recupera De Ligt e può contare su un Demiral sempre più in crescita. Il capitan futuro bianconero dovrà imparare la lezione: a volte, la razionalità risolve più di cuore e grinta.