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Insulti a Benatia: la Rai non pagherà più il servizio?

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Dopo gli insulti via auricolare a Benatia, la Rai non ha chiesto i danni, ma addossa la colpa al service dello Juventus Stadium

Il caso Benatia apre piste più ampie. Anche perchè dopo il comunicato ufficiale della Rai che escludeva, a seguito di indagini interne, ogni responsabilità da parte di propri dipendenti continua la bagarre con la Juventus. Durante il collegamento auricolare con la trasmissione Rai “Calcio Champagne” il difensore magrebino ha ricevuto insulti pesanti (“Che c…dice? Marocchino di m…”) e per ora nessuno ha ancora trovato il colpevole. La Rai scarica il barile alla società bianconera tramite il vicedirettore della parte sportiva Marco Mazzocchi: «La frase è stata ascoltata solo da tre persone in zona mista: Benatia, l’inviato Rai Dario Moricone e Gabriella Ravizzotti, ufficio stampa Juve. Vuol dire che è partita dal service esterno che non c’entra nulla con la Rai. Se l’audio fosse partito da Milano o Roma si sarebbe sentito in studio o in regia. Non è mia intenzione dare colpe ad alti, ma è così».

SERVICE – La Juve è uno dei 5 club in serie A ad avere un proprio service per le interviste in mix zone e sala stampa. Gli altri sono Sassuolo, Torino, Napoli e Roma. La Rai, come gli altri operatori televisivi, hanno quindi un prezzo in più da pagare per usufruire di quel service esterno a quello della Lega. «E’ una circostanza inverosimile perchè la produzione in loco non interloquisce con il collegamento con l’ospite.» è la replica ufficiale del club bianconero. Dopo le indagini interne Rai che non hanno portato ad alcun responsabile, la società di Via Mazzini potrebbe sfruttare l’episodio per chiedere una volta per tutte di imporre un unico service a tutte le società della serie A, evitando di pagare di qui in poi il servizio esterno allo Stadium. Ciò che è certo è che comunque gli alti vertici hanno desistito dall’ipotesi di chiedere i danni di immagine proprio alla stessa Juventus. Fino a che nessuno fa mea culpa la faccenda continua a rimanere però piuttosto ingarbugliata.

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