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Inter-Juve, Conte rimanda Pirlo: numeri impietosi, serve subito la scossa
Sconfitta senza appello per la Juve a San Siro contro l’Inter. Conte detta legge nel Derby d’Italia contro la sua ex squadra: scudetto più lontano per Pirlo
Fa malissimo la batosta di ieri era a San Siro contro l’Inter. La Juventus si lecca le ferite dopo il ko senza appello nel Derby d’Italia, ma non c’è tempo per i processi o per piangersi addosso visto l’incombente impegno di mercoledì con il Napoli nella finale di Supercoppa. La formazione di Andrea Pirlo sarà chiamata dal riscatto per non complicare ulteriormente la stagione, già decisamente in salita soprattutto in campionato considerando il distacco in classifica dalle due milanesi. Una Juve lontana parente della squadra che solo undici giorni prima aveva piegato con merito sempre al ‘Meazza’ la capolista Milan, senza idee e mordente per riuscire ad impensierire la banda di Antonio Conte.
Il sergente leccese ha preparato alla perfezione il match contro la sua ex squadra, andando a colpire la ‘Vecchia Signora’ nei suoi punti deboli. Sconfitta ancor più bruciante per la Juventus vista la prestazione dell’altro ex eccellente, Arturo Vidal, che si è sbloccato in Serie A e su azione in maglia interista proprio di fronte ai suoi vecchi colori. Il cileno ha aperto le marcature nel primo tempo con un preciso colpo di testa, sfruttando al meglio l’assist dell’indiavolato Barella.
Inter perfetta, Juve bocciata: Conte stravince il duello con Pirlo
Sigillo di prestigio che ha messo in discesa la contesa per gli uomini di Conte, che hanno dominato in lungo e in largo prima di chiudere i giochi nella ripresa con la ripartenza vincente dell’ex Cagliari. Uno schema provato e riprovato più volte in allenamento come svelato nel post-gara da Bastoni, l’autore del lancio a pescare Barella, a dimostrazione della minuziosità con la quale il tecnico nerazzurro ha preparato ogni dettaglio per spuntarla nel duello con l’ex allievo Pirlo. Semplicemente una delle migliori esibizioni dell’Inter nella gestione Conte.
Il mister leccese ha stravinto il duello in panchina con l’ex regista che ha allenato per tre stagioni nella parentesi alla guida dei torinesi, lì dove ebbe luce il dispotico ciclo in Italia della Juventus. Pirlo non è riuscito a trovare le contromisure per ribaltare l’esito del match, in balia della perfetta orchestra diretta dal ben più navigato e scaltro collega. Una rivincita doppia per Conte, sempre perdente al cospetto della ‘Vecchia Signora’ nei quattro precedenti da allenatore prima della netta vittoria di ieri sera.
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Conte, lezione a Pirlo: il confronto (anche con Sarri) è impietoso
Pirlo ha quattro punti in meno rispetto alla prima Juve di Conte, che dopo 17 giornate nella stagione 2011/2012 era in testa alla classifica insieme al Milan di Ibrahimovic e Allegri con 37 punti. Ancora più impietoso è invece il confronto con il predecessore Sarri, che un anno fa aveva ben 9 punti in più e condivideva la vetta proprio con l’Inter di Conte.
Dati e statistiche che fanno riflettere sul percorso finora di Pirlo in bianconero, dentro un progetto ancora tutto da sviluppare e nel quale la compagine campione d’Italia deve trovare una sua precisa identità. La pazienza però non è infinita e la Juventus non può permettersi altre batoste del genere, per non compromettere già a metà campionato la rincorsa al decimo scudetto consecutivo e allontanare pericolosi scenari che portano ad un clamoroso (e tragico) piazzamento fuori dalla zona Champions. Conte spezza la maledizione, brucia la lezione impartita dall’ex capitano: la creatura di Pirlo deve dare subito un segnale. Ad iniziare dalla notte del ‘Mapei Stadium’ contro il Napoli di Gattuso.
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