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Inter Juve: le correzioni di Sarri, il dominio di Pjanic. L’analisi tattica
La Juve batte l’Inter grazie a una super prestazione. Decisive le correzioni di Sarri e il dominio di Pjanic in mezzo al campo. L’analisi tattica
Una gara combattuta e intensa quella tra Inter e Juve, con i bianconeri che portano a casa i 3 punti con Higuain e Dybala.
L’intensità dell’Inter dura meno di un tempo
Nella prima parte di gara l’Inter ha messo in grossa difficoltà la costruzione della Juve. I nerazzurri hanno cercato di recuperare palla in avanti, coi quinti (Asamoah e D’Ambrosio) aggressivi nelle uscite su Cuadrado e Sandro. I bianconeri hanno spesso lanciato lungo, non riuscendo a risalire e fraseggiare bene sul corto. L’intensità dell’Inter è però presto calata, già nel finale di tempo la Juve ha avuto predominio territoriale, con gli avversari schiacciati in un 532/541. Il gol di Higuain esprime bene il dominio della Juve, con un fraseggio di altissimo livello in spazi interni. Rispetto alla squadra di Allegri, oggi i bianconeri sovraccaricano le zone centrali del campo.
Sarri sbaglia ma rimedia
Nel momento forse migliore della Juve, Sarri ha fatto un doppio cambio, inserendo Bentancur e Higuain al posto di Bernardeschi a Khedira. Se è vero che questi erano ormai stanchi, va detto che questa mossa non ha dato i frutti sperati. Complice un Dybala in calo, quel tridente offensivo ha dato l’impressione di essere troppo pesante da reggere. La pressione è calata, la Juve si è allungata e l’Inter ha iniziato a risalire più facilmente. L’ingresso di Emre Can per la Joya ha fatto tornare la squadra più equilibrata, con Sarri che è stato bravissimo a correggere.
Il dominio di Pjanic e Bonucci
Tra i singoli che hanno svettato ci sono senza dubbio Bonucci e Pjanic, soprattutto il secondo. Difficile sintetizzare la completezza del bosniaco: ha confezionato l’assist per Dybala, oltre che avviato l’azione del 2-1 (i suoi filtranti tra le linee sono ormai una costante). Ma oltre alle qualità col pallone, passano spesso sottotraccia le sue grandi letture difensive. Pjanic è un maestro nell’accorciare e nel leggere le traiettorie di passaggio, cosa d’altronde avvenuta in occasione del primo gol. Faro.