Michelangelo Rampulla: «Buffon è già nato portiere e non deve smettere»
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ESCLUSIVA – Michelangelo Rampulla: «Buffon è già nato portiere e non deve smettere»

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Futuro Buffon: parla in esclusiva per Juventus News 24 l’ex portiere bianconero Michelangelo Rampulla.

C’è chi Buffon lo ha visto arrivare alla Juventus. Chi, qualche anno dopo, lo ha allenato. E chi, oggi, vorrebbe allontanare l’idea di vederlo smettere. A parlare in esclusiva per la nostra redazione di Juventus News 24 è Michelangelo Rampulla, contattato dal nostro direttore Antonio Paolino.

Sei stato compagno di squadra e poi preparatore di Buffon. Quanto è migliorato nel corso della sua carriera?
“Con l’età si migliora. E l’esperienza ti aggiunge anche sicurezza. Magari si perde un po’ di prestanza fisica, ma la si sopperisce proprio con la capacità di saper leggere meglio le situazioni di gioco. Buffon era già ben attrezzato e nel corso degli anni, con grande spirito di sacrificio in allenamento, è migliorato anche nella gestione del pallone tra i piedi.”

Ti ricordi il suo arrivo alla Juventus?
“No…. è passato troppo tempo (sorride)! Ma certo che mi ricordo i primi allenamenti fatti insieme e ho visto subito un gran portiere da come si approcciava tra i pali. Ho intuito subito che in poco tempo avrebbe raggiunto i livelli di portieri top come Peruzzi e Van der Sar, all’epoca miei compagni di squadra.”

Silvano Martina, il suo agente, ha dichiarato a Juventus News 24 che aveva già da ragazzo la “faccia” da portiere. E tu cosa ci hai visto?
“Il classico atteggiamento da atleta. Sono sicuro che avrebbe sfondato in qualsiasi sport avesse deciso di intraprendere anche se il calcio era il più congeniale per lui.”

Si nasce o si diventa portieri?
“Lui è nato portiere e poi è anche migliorato. Ecco perchè è sempre stato da subito tra i migliori, se non il migliore nel suo ruolo.”

Ti ha mostrato, immagino, anche qualche sua fragilità
“Tutti noi abbiamo delle fragilità. Ma non tutti sappiamo tenerle nascoste e c’è anche chi sa nasconderle meglio. Gigi ne ha avute di sicuro nella sua vita, ma nel rettangolo di gioco se ne sono viste poche. Per vent’anni è riuscito sempre a rimanere ad altissimi livelli.”

I grandi portieri si ricordano nel tempo per le straordinarie parate e qualcuno anche per i gol realizzati. Su questo tema l’allievo Buffon non ti ha superato?
“Per sua fortuna no. C’è da dire che quando un portiere è costretto ad andare in attacco è spinto quasi dalla disperata necessità di recuperare il risultato. In pratica la sua squadra è in difficoltà. Buffon questo problema non se lo è mai posto. Ha sempre avuto una squadra all’altezza.”

Buffon lo avrebbe parato quel tuo gol all’Atalanta datato 1992?
“Non lo so… (sorride ancora). Anche perchè avrebbe dovuto parare anche me che sono entrato in porta calciando.”

A dirti di smettere c’è solo la carta d’identità?
“Sì l’età incide, ma sono convinto che Gigi non debba smettere. Tutto dipende dal non lasciarsi condizionare dai giudizi esterni e dal sentirsi dentro la voglia di rimanere ancora concentrato su un mondo che ti ha assorbito tante energie. E per questo credo che lui possa e debba continuare.”

Un giudizio su Szczesny
“Sta dimostrando di essere un buon portiere. Le squadre forti aiutano i buoni portieri.
La Juve è forte e lui può rappresentare il futuro.”

Una battuta per chiudere. Hai imparato il cinese?
“Più o meno. Il calcio per fortuna è universale e in campo ci ci capisce anche senza parlare.”

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