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Turco (Repubblica): «Derby? 2-0 per la Juve, ma occhio a Belotti» – ESCLUSIVA
Sabato pomeriggio andrà in scena il sentitissimo Derby della Mole: Fabrizio Turco regala una fotografia del momento del Torino
Il Derby della Mole sembra aver perso un po’ di fascino dagli anni in cui Juventus e Torino lottavano anche per la vetta. Uno scontro tra due modi di vedere il calcio, tra due culture in un’unica città che trova il suo apice nelle grandi emozioni scaturite dal campo. Sabato alle 17:15 la squadra di Sarri e quella di Longo daranno vita all’ennesima stracittadina. Fabrizio Turco, giornalista de La Repubblica, intervenuto ai microfoni di Juventusnews24, fotografa il momento dei granata.
Sabato il Derby della Mole, una gara sentita ma tra due squadre che sembrano attraversare momenti di forma agli antipodi. Come sta il Torino di Moreno Longo? E’ migliorato dopo la sosta?
«I risultati dicono quello perchè arrivava da 6 sconfitte consecutive in campionato a cui si aggiungeva quella di Coppa Italia con il Milan. Poi ci sono stati quei due risultati che hanno fatto ben sperare, il pareggio contro il Parma e la vittoria risicata contro l’Udinese. Alla prima difficoltà la squadra è tornata a mesi fa, le cose sono andate male, contro la Lazio sono andate forse ancora peggio che contro il Cagliari perchè la squadra ha dimostrato un calo in picchiata sia fisico che psicologio».
Quali sono i pericoli nel derby per la Juventus?
«I pericoli per la Juve rispondono ad un nome ed un cognome, Andrea Belotti. E’ l’unico che reggere il peso offensivo della squadra, è troppo solo davanti, abbandonato molto spesso. Contro la Lazio è stato paradossale, la squadra era completamente sbilanciata dietro e Belotti era l’unico abbandonato lì davanti, appoggiato solo a parole da un Verdi che è sparito quasi subito. Belotti arriva quasi da un primato eguagliato, avendo segnato 3 gol in 3 partite sulla striscia di quanto fatto da Dybala e cercherà di imitare il suo ex compagno ai tempi del Palermo».
Sono tanti i giocatori passati da una sponda all’altra del Po, per citare solo gli ultimi ad esempio Rincon e Ogbonna. Chi pensa possa far comodo alla Juventus della rosa granata?
«C’è un solo giocatore, tralasciando Belotti, che potrebbe giocare in qualsiasi squadra a livello mondiale, ed è Sirigu. Da questo dato emerge ancora di più la difficoltà di questa squadra che ha perso 8 delle ultime 10 partite, subendo 52 gol in 29 gare e hai quello che secondo me è il miglior portiere italiano in questo momento, dimostra quanto questa squadra sia tremendamente fragile di gruppo e non nei singoli, e di come abbia delle ricadute enormi a livello di spogliatoio. Sirigu ha dimostrato di essere un portiere di grandissima affidabilità, di essere il migliore nell’arco di questo campionato e anche dello scorso. Senza Sirigu, ma con un portiere normale, la situazione sarebbe catastrofica, sportivamente parlando».
Qual è il derby più iconico a cui ha assistito negli anni?
«Devo andare indietro negli anni in quelli che erano derby legati ad un sapore storico e alla leggenda. Mi vengono in mente delle rimonte particolari. Di sicuro quella del 1983 con 9/11 della Juventus che si erano laureati campioni del mondo in Spagna, più Boniek e Platini. La Juve va avanti 2-0 nel primo tempo contro un Torino piuttosto scarso quell’anno, ma prende 3 gol in 3 minuti e 20 secondi e perde lo Scudetto che va alla Roma».
Si elogia spesso la costruzione della rosa della Juve e quanto sia fornita la squadra messa a disposizione di Maurizio Sarri. Potesse rubare un solo calciatore per portarlo al Torino, chi sarebbe?
«Uno solo, come faccio? Ce ne sono talmente tanti, ma per il gusto di vederli giocare. Se dicessi Ronaldo sarei banale, se dicessi Dybala andrei dietro alla moda del momento. Ce ne sono davvero talmente tanti, io adoro Pjanic per come fa girare la squadra. Mi uniformo alla massa e dico Dybala, davvero da togliersi tanto di cappello in questo momento».
Pronostico per il Derby della Mole?
«Non ricordo onestamente mai un derby così sbilanciato, fino a 20-30 anni fa erano gare abbastanza equilibrate. Nemmeno quelli dei primi anni 2000 quando il Toro faceva su e giù tra Serie A e Serie B. E’ vero che nei derby la squadra sfavorita può vincere per motivi psicologici, oggi c’è una tale differenza di valori che sembra impronosticabile un risultato favorevole per il Torino. Quindi, dico 2-0 per la Juventus, mi sembra possa essere il risultato più benevolo per il Toro in questo momento».
Si ringrazia Fabrizio Turco per la cortesia e la disponibilità mostrate in occasione di questa intervista