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Poteva essere ItalJuve: da Verratti a Mancini, le sliding doors bianconere
L’Italia vola ad Euro 2020 con i bianconeri protagonisti: se fossero andate in porto tutte le trattative, si parlerebbe di ItalJuve
L’Italia di Roberto Mancini vola ad Euro 2020: tre vittorie su tre nel gruppo A con sette gol fatti e zero subiti. Una squadra entrata già nel cuore dei tifosi anche per come appare fuori dal campo: le immagini post vittoria con il Galles, con Insigne a guidare i festeggiamenti, rendono l’idea dell’unità che porta gli azzurri dritti dritti agli ottavi di finale. Ieri il gesto bellissimo di Mancini: al minuto 89, fuori Donnarumma e dentro Salvatore Sirigu. Sono 25 su 26 i calciatori che hanno toccato il terreno dell’Olimpico di Roma, escluso Meret che magari potrà avere una chance agli ottavi qualora il risultato venisse acquisito in maniera sicura. Mancini è forse memore della sua esperienza ad Italia ’90 quando l’allora ct Azeglio Vicini non concesse nemmeno un minuto all’attuale commissario tecnico che sta battendo ogni record.
Questa Nazionale non ha il classico blocco di giocatori proveniente da una sola squadra, ma è molto variegata. Sono 4 i calciatori della Juve (Bernardeschi, Bonucci, Chiellini e Chiesa) ma qualora tutte le voci di mercato e le suggestioni estive si fossero avverate, ci sarebbe stato un intenso blocco Juve formato anche da calciatori cresciuti nel settore giovanile bianconero. Chiaramente è un puro e vacuo esercizio di stile dato che non esisterebbe la controprova. Eccoli nel dettaglio.
Poteva essere ItalJuve
Gianluigi Donnarumma: dopo tante voci su accordi già presi e sul destino da erede di Buffon, Donnarumma ha trovato l’accordo con il PSG. Visite mediche sostenute, si attende la firma.
Salvatore Sirigu: il nome del portiere del Torino, secondo di Donnarumma in Nazionale, è stato accostato alla Juventus come vice di Szczesny per la sua esperienza e affidabilità.
Francesco Acerbi: due anni fa Acerbi veniva accostato alla Juventus come erede di Giorgio Chiellini. Il capitano bianconero si prepara al rinnovo, con Acerbi che resta saldamente alla Lazio agli ordini di Maurizio Sarri.
Leonardo Bonucci: alla Juventus dal 2010 al 2017 e di nuovo al 2018.
Giorgio Chiellini: alla Juventus dal 2005.
Alessandro Florenzi: più che un obiettivo dichiarato, un’opportunità di mercato. La Juventus è pronta ad approfittare dell’occasione qualora il terzino, tornato alla Roma dopo il prestito al PSG, decidesse di cambiare casacca.
Leonardo Spinazzola: rimpianto bianconero, senza alcun dubbio. Cresce nelle giovanili della Juventus dal 2010, poi una lunga girandola di prestiti. Esplode all’Atalanta sotto Gasperini e i bianconeri lo riportano a Torino. Una sola sfortunata stagione (2018/2019) e poi la cessione alla Roma nello scambio con Luca Pellegrini.
Nicolò Barella: il centrocampista dell’Inter è stato accostato alla Juventus per una vicenda non meglio chiarita. Si vocifera che Paratici, secondo l’indiscrezione di Repubblica, abbia contattato Barella per convincerlo a lasciare l’Inter. Niente da fare con il centrocampista rimasto all’Inter.
Jorginho: vecchio pupillo bianconero. Il suo nome viene accostato con forza alla Juventus ad ogni sessione di mercato. Si è iniziato a parlare di lui in ambito Juve nella stagione 2019/2020 con Maurizio Sarri in panchina.
Manuel Locatelli: autentico obiettivo della Juventus in questa sessione di mercato. Il suo futuro sembra ormai a tinte bianconere ma il grande Europeo che sta disputando, potrebbe far lievitare le richieste del Sassuolo.
Gaetano Castrovilli: altro tormentone per il centrocampo della Juventus. Potrebbe essere l’ennesimo “scippo” al vivaio viola dopo Bernardeschi e Chiesa. Negli scorsi mesi si è parlato di uno scambio con McKennie.
Marco Verratti: forse la stella di questa Nazionale, che però non ha mai giocato in Serie A. Marco Verratti infatti, nell’estate del 2012, si trasferì al PSG dopo essere stato ad un passo dalla Juventus. E il suo ex agente, Donato Di Campli, dichiarò che Verrati è stato sempre tifoso della Juventus e spingeva per vestire il bianconero dopo il suo addio al Pescara.
Andrea Belotti: altro nome “nuovo” per il calciomercato bianconero. Solo voci al momento, ma il Gallo è stato accostato alla Juventus per il ruolo di prima punta. Con o senza CR7? L’estate fornirà la risposta.
Domenico Berardi: la Juventus, di fatto, deteneva la metà del cartellino di Berardi nel 2013 per 4 milioni di euro. Con l’abolizione delle comproprietà, il Sassuolo si assicurò il cartellino per intero. Il suo rifiuto alla Juve poi nasce da un motivo ben preciso: Berardi ha sempre dichiarato di essere di fede interista.
Federico Bernardeschi: alla Juventus dal 2017.
Federico Chiesa: alla Juventus dal 2020, dopo un lungo tormentone durato anni.
Ciro Immobile: dal 2007 nel vivaio bianconero, segnando caterve di gol. Esordisce anche in Serie A con la maglia bianconera (14 marzo 2009 contro il Bologna al posto di Del Piero). Nel 2014 la cessione definitiva al Torino: poi Borussia Dortmund, Siviglia e di nuovo in granata preparando la consacrazione alla Lazio. In biancoceleste, fino ad ora, 177 gare e 123 gol.
Roberto Mancini: il ct azzurro che sta infrangendo ogni record è stato accostato più volte alla panchina della Juventus. Il suo nome circolava in estate a ridosso dell’ufficialità dell’esonero di Sarri e in molti lo vedevano sulla panchina bianconero per il post Pirlo, dopo gli Europei. Sliding doors che non si concretizza, con l’estate dei ritorni a fare da padrone: Max Allegri alla Continassa riprende da dove aveva lasciato.