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Juve-Barcellona, tra doppi ex e gol memorabili: il fascino della sfida

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La Juventus mercoledì affronta il Barcellona: una gara mai banale, tenendo conto dei doppi ex e dei tanti gol memorabili

Mercoledì arriva all’Allianz Stadium il Barcellona di Lionel Messi. Più passano le ore e più si affievoliscono le possibilità di assistere all’epico scontro con Cristiano Ronaldo. Tutto dipenderà dall’esito del tampone a 24 ore della gara, con il portoghese ancora positivo al Coronavirus. Il duello tra i due, che ha segnato un decennio calcistico, sarebbe l’ennesimo paragrafo di una storia che non contempla tantissimi capitoli ma presenta degli scenari affascinanti.

Sono poi tanti i doppi ex transitati dalla Catalogna a Torino, con fortune alterne e in fasi differenti della carriera (tralasciano Arthur e Pjanic freschi di scambio di casacca). E che dire dei gol: mattatore Dybala nel 2017 ed un insospettabile Paulo Montero che la mise all’incrocio di sinistro.

Doppi ex: da Laudrup a Vidalthuram

Sono tanti i calciatori passati dal bianconero al blaugrana e viceversa:

 

  • Michael Laudrup, attaccante danese arrivato alla Juventus nel 1983 ma in bianconero solo nel 1985 dopo i prestiti alla Lazio. Con la maglia della Juve Laudrup giocò 151 gare mettendo a segno 36 gol tra cui la rete in Coppa Intercontinentale contro l’Argentinos Junior. Più longeva la sua carriera al Barcellona: 215 gettoni e 48 gol;
  • Juan Pablo Sorin non ha lasciato traccia in bianconero. Arrivato a 19 anni nel 1995 gioca 5 gare in bianconero. Si mette in bacheca però la Champions League conquistata ai rigori contro l’Ajax a Roma. Dopo la parentesi alla Lazio passa al Barcellona nel 2002/2003: 15 presenze ed 1 gol;
  • Edgar Davids, calciatore di culto di fine anni ’90 e primi anni 2000. Arrivato a Torino nel 1997 dopo sei mesi al Milan. I suoi dreadlocks e gli occhiali (necessari anche in campo a causa del glaucoma) ne hanno fatto un’icona, ma certamente il campo ha parlato per lui. Stile inconfondibile, rude ma con tanta tecnica, Davids ha collezionato 235 presenze con la Juve e 10 gol. Passa poi al Barcellona nel 2003/2004;
  • Lilian Thuram. Il difensore francese, leader della retroguardia bianconera e membro della triade con Cannavaro e Buffon da Parma a Torino, passa al Barcellona nell’estate di Calciopoli, dopo la finale mondiale 2006 persa contro l’Italia. Thuram ha fatto la storia recente della Juventus: dal 2001, 204 presenze ed un gol bellissimo contro il Milan. Nel 2006 il passaggio al Barcellona dove non ripete le prestazioni di Torino, collezionando 58 presenze in 2 anni;
  • Gianluca Zambrotta. Lo stesso discorso vale per Zambrotta. Il classe 1973 arriva alla Juventus nel 1999 dal Bari. Lippi lo reinventa terzino e gli cambia la carriera. 296 presenze alla Juve, con 10 gol e 16 assist. Poi il passaggio al Barcellona nel 2006, con 85 gettoni in 2 anni;
  • Zlatan Ibrahimovic passa al Barcellona nell’estate del 2009 nello scambio che portò Eto’o in nerazzurro. Arrivato alla Juve nel 2004, Ibrahimovic non era ancora quel bomber implacabile conosciuto negli anni successivi. Al Barcellona una stagione, con 22 gol in 46 presenze;
  • Martin Caceres è stato bianconero per due volte. Arrivato dal Barcellona in prestito nel 2009, resta in bianconero a fasi alterne fino al 2016 per poi ritornare nel mercato invernale della stagione 2018/2019;
  • Thierry Henry, forse il più grande rimpianto della storia della Juventus. Arrivato in bianconero nel gennaio 1999, giocò poco e male nella Juve di Carlo Ancelotti, che non riuscì a trovare un ruolo per il francese che fece poi le fortune dell’Arsenal (miglior marcatore di sempre) e del Barcellona (dal 2007 al 2010 con una Champions League in bacheca);
  • Dani Alves sarà ricordato sempre in maniera controversa dai tifosi della Juventus. Il terzino brasiliano fece fare un evidente salto di qualità nella stagione 2016/2017 che vide la Juve in finale a Cardiff persa malamente per 4-1 contro il Real Madrid, pubblicando però su Instagram le scarpette con cui vinse a Berlino in maglia blaugrana contro la Juventus. Dani Alves è sicuramente uno dei totem del Barcellona di Guardiola e dei successi europei;
  • Arturo Vidal, “at last but not least”. Il cileno ha infiammato gli animi bianconeri per anni,, diventando vero beniamino dei tifosi: forza fisica e capacità di andare in gol sopra la media. Vidal passa poi al Barcellona nel 2018, dopo la parentesi al Bayern Monaco. Due anni non idilliaci e in estate il trasferimento alla “vecchia nemica” Inter, agli ordini di Antonio Conte.

Juve-Barcellona: i gol memorabili

dybala tiro gol juve barcellona 2017

Massimo Pinca

Juventus e Barcellona mercoledì sera si affronteranno per la 14esima volta in campo internazionale. Il bilancio dice 5 vittorie Juve, 4 del Barcellona e 4 pareggi. Sono anche i gol di queste sfide ad essere memorabili: il pallonetto di un giovane Fabio Capello nel 1970 nei sedicesimi di ritorno di Coppa delle Fiere fu davvero delizioso. Si passa poi al 1986 e all’immensa classe di Michel Platini: lanciato a rete da Laudrup, Le Roi beffa Urruticoechea con un interno destro che morbido va a depositarsi in rete per i quarti di ritorno di Coppa dei Campioni. Altro gol bellissimo ma amaro per la Juventus: la magistrale punizione di Roberto Baggio in semifinale di ritorno di Coppa delle Coppe nel 1991 (Juve eliminata nel doppio confronto). Venendo ai ricordi più recenti, i tifosi ricorderanno con molta nostalgia il mancino di Paulo Montero nella semifinale d’andata di Champions League del 2003 che si insaccò nell’angolino alto e sicuramente la doppietta di Dybala nei quarti di finale del 2017, con cui l’argentino si è preso definitivamente un posto tra i grandi.

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