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Questa Juve non può più fare a meno di Chiesa, il tridente può svoltare il finale di stagione?
Questa Juve di Allegri non può più fare a meno di Federico Chiesa. Il tridente per svoltare il finale di stagione dei bianconeri?
Non è più una suggestione, ma c’è sempre un filo di prudenza quando si parla di tridente in casa Juve. Eppure è il sistema di gioco su cui è stato impostato il mercato estivo, e doveva essere il riferimento in campo, infortuni permettendo. Dopo averlo rincorso per più di mezza stagione ora Allegri sta valutando la svolta tattica, quanto meno alternativa al 3-5-2. L’ago della bilancia del tridente bianconero diventa Federico Chiesa, attaccante ritrovato e prezioso nei disegni tattici di Max Allegri per garantire equilibrio tra fase difensiva e offensiva. Non è Mario Mandzukic e non ha le caratteristiche per fare il lavoraccio che faceva il croato a sinistra. A Napoli si è avuto la conferma che Chiesa in fascia è quasi sprecato, anche perché come ha sottolineato giustamente Allegri alla vigilia del Friburgo ha tutte le qualità per interpretare tutti e tre i ruoli d’attacco.
Centravanti all’occorrenza, esterno ma anche trequartista, capace di dialogare con Di Maria e suggerire per Vlahovic. Allegri non ha ancora trovato l’assetto tattico definitivo della sua Juve, ma intanto due certezze in attacco le ha già. La prima è Vlahovic, non segna da un mese ma ha bisogno di sbloccarsi, quindi giocare. E la seconda Di Maria. Il Fideo non si tocca, unico in rosa con esperienza, palmares e tecnica una spanna superiore a tutti gli altri giocatori, quindi imprescindibile. Da loro due ripartirà l’avventura in Europa League, mentre Kean e Chiesa scalpitano. Fede non è ancora un punto fermo ma lo diventerà presto, è solo una questione di condizione fisica e continuità, dopo l’infortunio e il lungo stop. Il suo ritorno ad alti livelli permette alla Juventus una serie di valutazioni tattiche fino a ieri quasi sconosciute. Tridente, doppio trequartista, ma anche una seconda punta capace di sostenere e creare gli spazi per Dusan. Troppo impetuosa la sua crescita per poterlo relegare a prima scelta dalla panchina, Chiesa è tornato e chiede campo. E il tridente può essere l’occasione migliore per rilanciarlo, con la benedizione di Mario Mandzukic.