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La Juve e la Coppa Italia: questione di priorità
Con la vittoria di ieri sul campo dell’Atalanta, la Juve è ad un passo dal raggiungimento della quarta finale di fila
C’è chi la snobba, chi la utilizza soltanto per concedere minuti a quei giocatori che in campionato hanno poco spazio ed invece chi, come la Juve, vuole molto semplicemente una sola: vincerla. La Coppa Italia, infatti, è come ben noto una competizione a cui non tutte le squadre danno primaria importanza, in quanto è vista spesso come una sorta di contorno ad impegni invece ben più blasonati da affrontare, come quelli di Serie A o europei: la Juve, invece, ha dimostrato nelle ultime quattro stagioni di non essere affatto d’accordo nell’attribuire un peso specifico diverso alla Coppa nazionale, tant’è che ha conquistato le ultime tre edizioni e, grazie al successo di misura ottenuto ieri sera sul campo dell’Atalanta, è ad un passo dalla raggiungimento della finale di Roma.
Le parole di Allegri e le sue scelte di formazione
L’allenatore juventino Massimiliano Allegri, in effetti, al termine della partita di ieri ha ricordato come quello della Coppa Italia è un impegno che va affrontato con la massima concentrazione, in quanto rappresenta uno dei tre obiettivi stagionali: «Sono contento perché la squadra ha onorato al meglio la Coppa Italia anche quest’anno e sono felice per Buffon: non collezionava una presenza in questa competizione da cinque anni e tornare a farlo con un rigore parato è motivo di grande soddisfazione».
LA FORMAZIONE TIPO – Al di là delle parole, per comprendere come la sfida disputata ieri contro l’Atalanta ricoprisse un ruolo di primaria importanza nella stagione juventina, basta andare a leggere l’11 di partenza messo in campo da Allegri: il mister, infatti, ha optato per la cosiddetta formazione tipo, scegliendo di non far tirare il fiato a nessuno dei giocatori considerati titolari, proprio perché ieri bisognava avvicinarsi verso la finale di Roma. Così è stato.