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Juve, Demiral e de Ligt sono già il presente: dolce ‘problema’ per Pirlo
Prestazione maiuscola di Demiral e de Ligt nel match di Coppa Italia contro l’Inter. Pirlo adesso ha l’imbarazzo della scelta in difesa
La rinvincita è servita. La Juventus cancella il fragoroso 2-0 dello scorso 17 gennaio, quando l’Inter di Antonio Conte s’impose grazie alle reti dell’altro atteso ex Vidal, prima del raddoppio firmato da Barella. Andrea Pirlo ha imparato dagli errori dell’ultimo Derby d’Italia e, malgrado un ampio turnover rispetto alla trasferta di Genova contro la Sampdoria, ha dato scacco stavolta al ‘maestro’ Conte nel primo round delle semifinali di Coppa Italia. Una Juve che è riuscita a risalire subito la china, dopo il vantaggio firmato da Lautaro Martinez che ha sorpreso Buffon e la difesa bianconera dopo una rapida ripartenza dei nerazzurri. La Juve però, a differenza dell’ultima sfida, ha immediatamente reagito e grazie a Cristiano Ronaldo ha firmato il sorpasso già nel primo tempo. Il portoghese freddo dal dischetto dopo il fallo di Young su Cuadrado, poi ha approfittato della frittata tra Handanovic e Bastoni per mettere in buca la palla del 2-1 che dà i favori del pronostico alla ‘Vecchia Signora’ in vista del ritorno programmato per la prossima settimana. Una Juventus vispa e sul pezzo, che nella ripresa ha resistito agli assalti della formazione di casa. Buffon, alla presenza numero 679 in bianconero, si è riscattato murando Darmian e Sanchez, con Demiral e De Ligt a blindare invece l’area bianconera.
Juve, riscatto Demiral: il momento negativo è alle spalle
Pirlo può sorridere anche per la prestazione dei due giovani centrali, tornati a guidare dal primo minuto la retroguardia della Juve dopo il gettone sempre in Coppa Italia con il Genoa. Inizio in salita per entrambi ieri sera: il turco si è lasciato anticipare da Sanchez all’inizio dell’azione che ha portato al vantaggio di Lautaro, con l’olandese beffato dallo stesso attaccante argentino al momento della stoccata vincente verso la porta di Buffon. Poco male però, vista la reazione dei due centrali di Pirlo che hanno murato la difesa juventina per il resto della sfida. Demiral, in particolare nel secondo tempo, è stato decisivo nell’opporsi a Sanchez solo davanti a Buffon. L’ex Sassuolo, subito ammonito, non si è fatto influenzare dal cartellino giallo giocando la solita partita maschia e ‘cattiva’ sportivamente parlando. Puntuale nell’anticipo su Sanchez e Lautaro, Demiral ha fornito una prova all’altezza della situazione dopo una prima parte di stagione difficile considerando i tanti stop per infortunio. Il classe ’98 ha risposto a modo suo in campo, con la dirigenza della ‘Vecchia Signora’ che crede ciecamente sulle potenzialità del numero 28, spazzando via i rumors di mercato sul suo conto. Demiral, infatti, continua ad essere nei desideri di tante squadre all’estero – Premier e Bundesliga su tutte – con Paratici però che ha sempre rispedito al mittente le avances per il 22enne turco. Oltre a Demiral, prestazione maiuscola anche da parte di Matthijs de Ligt nel tempio di San Siro.
Juve, de Ligt è già leader: prestazione da veterano
Con Bonucci e Chiellini (entrato nel finale) a trascinare la squadra dalla panchina, l’ex Ajax ha preso il comando delle operazioni in difesa, sciorinando una performance senza sbavature. Sul gol interista, in ripartenza, difficile attribuire colpe particolari al classe ’99 con Lautaro Martinez bravo a fulminare Buffon: sono più i meriti del ‘Toro’ che i demeriti del numero 4 bianconero. Per il resto partita autoritaria (la solita) per de Ligt, mai in affanno e sempre attento a tenere alta e compatta la squadra. Un leader non solo tecnico: personalità e carisma da vendere, ma questo ormai non fa più notizia. La Juventus e Pirlo avevano risentito eccome dell’assenza nele scorse settimane dell’ex Ajax, bloccato dal Covid-19. Altra storia con il nazionale orange in campo, con la ‘Vecchia Signora’ che ha riacquisito solidità sul piano tattico. Pirlo adesso avrà l’imbarazzo delle scelta: i senatori Bonucci e Chiellini non mollano un centimetro, mentre i giovani rampanti sono già il presente della Juve e non solo il futuro. Un dolce ‘problema’ per Pirlo nella scelta della coppia titolare.
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