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Juve, da “scolapasta” a bunker: lo Scudetto passa anche dalla difesa
Otto partite di fila senza subire gol: la difesa della Juve è tornata ad essere una sicurezza per tutta la squadra
Sei punti in due gare del 2023, 24 nelle ultime otto partite. Numeri che fanno ben sperare e che portano la Juve ad arrivare alla trasferta di Napoli di venerdì prossimo con la voglia di giocarsela per i tre punti e riaprire definitivamente il discorso Scudetto che dopo l’inizio choc sembrava ormai essere cosa per altri. Molti meriti vanno anche a quell’Allegri, che già era stato silurato dai tifosi dopo i primi due mesi, per aver trovato un assetto che garantisse la giusta solidità ad una squadra falcidiata dagli infortuni. Le assenze di giocatori come Vlahovic, Pogba, Di Maria, Bonucci e Cuadrado avrebbero affossato le speranze di molti, ma non quelle di una squadra, quella bianconera, che non sembra volerne sapere di smettere di vincere. Lottando, a volte anche a fatica, ma con uno spirito nettamente diverso da quello che si vedeva all’alba dell’annata 2022/23. A trascinare tutti i compagni ci sta pensando un reparto difensivo che in 17 partite ha subito solamente 7 reti, blindando la porta prima difesa da Perin e poi da Szczesny.
Numeri impressionanti, tanto è vero che in Europa solamente il Barcellona di Xavi è fin qui riuscito a fare meglio, con soltanto sei gol al passivo, con però ben due gare in meno fin qui rispetto alla banda allegriana. I record arrivano in serie e anche seconde scelte come Gatti e Rugani (quest’ultimo già con un piede fuori squadra in estate, tanto per ricordarlo) stanno dando le giuste garanzie quando mancano dei totem come Bonucci o, vedi ieri, Bremer.
L’assetto a tre sembra essere quello giusto per una Juve che specialmente in Europa aveva subito troppi gol per una formazione che quest’anno più che mai deve puntare a vincere e a non accontentarsi di qualche piazzamento onorevole. Fino a qualche mese fa, il reparto arretrato juventino sembrava fatto “di burro”, un vero e proprio “scolapasta” pieno di buchi nel quale riusciva a passare chiunque, costringendo i vari portieri a fare gli straordinari. E invece oggi, grazie anche al cambio modulo, anche un Alex Sandro ormai in declino sembra rinato, per non parlare della solita sicurezza rappresentata da Danilo, ormai sempre più capitano e leader dello spogliatoio. Ottime notizie verso il super scontro di venerdì contro un attacco che fin qui ha totalizzato 37 reti. Un pezzo di Scudetto passa anche da qui.