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La Juve fuori dall’Europa naufraga a Lisbona: cronaca di un fallimento annunciato

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La Juve fuori dalla Champions League naufraga a Lisbona contro il Benfica: cronaca di un fallimento annunciato

Difficile non parlare di fallimento dopo la quarta sconfitte nelle prime 5 partite del girone di Champions, la Juve abbandona l’Europa senza rimpianti perché semplicemente non è mai stata all’altezza delle avversarie. Nemmeno del modesto Maccabi, tornato alla vittoria in Champions proprio contro i bianconeri ad Haifa, nemmeno dopo gli appelli minacciosi di Agnelli e Nedved negli spogliatoi, a fine gara. Schiantata dal Psg e umiliata nel doppio confronto contro il Benfica, la Juve nel primo tempo al Da Luz sembrava quasi chiedersi “Cosa ci faccio qui stasera?”.

La Champions non ammette passi falsi, ma l’uscita dal girone con un turno di anticipo certifica problemi ben più ampi e sostanziali di una serata storta, anche perché in realtà sarebbero quattro. C’erano i campioni Buffon, Chiellini, Dani Alves, Mandzukic, Khedira, Matuidi, oggi non più. Quel costante ricambio generazionale quasi naturale si è inceppato, e per tre anni la società ha deciso di scommettere esclusivamente su Ronaldo, al suo addio la Juve si è però ritrovata senza eredi, con nuovi punti di riferimento disorientati e senza la personalità dei grandi giocatori nelle grandi serate senza ritorno. Il tentativo di rimettere Pogba al centro del progetto è fallito per i problemi fisici del francese, strapersa la scommessa Di Maria. Mentre Bonucci si è rivelato leader fragile, anche fisicamente. A Lisbona la vecchia guardia ha tradito, i giovani hanno fatto la differenza solo negli ultimi minuti, per più di un’ora la Juve è stata in balia degli avversari, condannata da un atteggiamento rinunciatario e attendista.

Allegri era convinto di poterla vincere nella ripresa, invece con quattro gol subiti rischia di non andare in Europa League: se non è fallimento questo…

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