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IL FOCUS – La follia di Milik, il cambio tardivo di Yildiz e non solo: la Juve si autosabota così con l’Empoli
La Juve si autosabota con l’Empoli e fallisce l’allungo in classifica contro l’Inter: ecco cosa non è andato nella serata allo Stadium
Brutta frenata per la Juve, che perde il passo con l’Empoli e rischia ora il controsorpasso di un’Inter impegnata oggi a Firenze. Era impensabile credere di non poter commettere più un passo falso da qui a fine stagione, ma certamente il mezzo scivolone contro una squadra sulla carta più debole lascia quell’amaro in bocca, quel senso di occasione sprecata in un momento in cui ogni cosa va fatta seguendola nei minimi dettagli. Ciò che ci si chiede è il perchè di un turnover forzato in alcuni ruoli, così come in altri non sia mai stata messa in discussione la titolarità di alcuni elementi in calo da tempo come Kostic, anche ieri autore di una prova nel complesso incolore, così come Miretti, che ha sulla coscienza quel gol mangiato a fine primo tempo.
Il tenere fuori Yildiz dalla formazione titolare è suonata al pari di una bestemmia al popolo bianconero, con il turco sicuramente tra i giocatori più in forma dell’ultimo periodo. Ancor più dubbi ha lasciato la scelta di inserirlo solamente ad un quarto d’ora dalla fine, dopo che era passata un’era geologica dall’espulsione folle di Milik (un’ingenuità che è costata cara nel risultato), che aveva lasciato il solo Vlahovic a duellare in avanti contro la difesa toscana. Il gol del serbo aveva messo la strada in discesa, ma non è bastato di fronte alla pressione costante della squadra toscana, che ha poi trovato il pareggio forse nel modo più fortunoso possibile. Tardivo l’ingresso del turco e di Iling-Junior, che provano a suonare la carica ad una squadra troppo passiva, troppo schiacciata all’indietro contro un avversario che, invece, sembrava non aver paura di fronte ad un palcoscenico simile. Piena di errori anche la gara di Alex Sandro, altra scelta a sorpresa di Max: a fronte della volontà di far riposare Danilo, in molti si chiedono il perchè del mancato utilizzo di Rugani, che quando chiamato in causa ha sempre risposto in maniera ottimale. E ora si spera che queste leggerezze, poi, non costino caro nel computo finale dell’annata…