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Juve equilibrista, non si poteva fare di più

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Juventus-Barcellona 0-0, ora tutto si sposta ad Atene: finalmente una partita a reti inviolate, ma oltre forse non si poteva andare

C’è qualcuno che li sposta (o si dice che possa farlo), qualcun altro invece li sta ancora cercando e altri li hanno trovati. Insomma la parola chiave è “equilibrio” o “equilibri” nella sua declinazione al plurale. Allegri aveva ammesso candidamente che la sua Juve deve ancora trovarli. Il Barcellona invece no, d’altronde quando subisci solo cinque gol in tutto questo inizio di stagione senza perdere nemmeno una partita lo si può dire.

Non è guardare il bicchiere mezzo pieno, tutt’altro. Bisogna guardare invece in faccia la realtà: queste lenzuola pulite servono. Eccome. D’altronde uscire, allo stato attuale, immacolati contro questo Barcellona anche se sei all‘Allianz Stadium è un risultato ottenuto. Aggiungiamoci (e non è roba da poco) la difesa a tre. Un’improvvisazione scatenata dalla tegola Chiellini out in extremis, che però Allegri (questa volta) vince. Perchè difendere a quattro quando puoi intasare il centrocampo? Così si spiega il 3-4-3. Impronosticabile alla vigilia.

Ma non è questione di numeri, perchè da una parte c’è Cuadrado dall’altra Alex Sandro. Asimmetria, visto la difficoltà accusata dal colombiano a rientrare nei vecchi panni di terzino. Meno male che Digne “non se la sente” e fa l’altruista invece di fare gol dopo che Juan gli aveva spalancato la strada con un brutto scivolone. Insomma, va bene. Bisogna guardare la realtà: non si poteva fare di più. Ora tutto passa da Atene, contro quell’Olympiakos strapazzato 3-1 dallo Sporting. Se si vince, si passa. Se si pareggia e il Barcellona (già qualificato) non perde anche.

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