IL FOCUS - Confusione, scelte incomprensibili e Alex Sandro: così la Juve si è buttata via da sola
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IL FOCUS – Confusione, scelte incomprensibili e Alex Sandro: così la Juve si è buttata via da sola

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La Juve si è buttata via da sola in poche settimane: tra confusione e scelte incomprensibili di Allegri, ora è (mini) crisi

Difficile spiegare cosa sia successo alla Juventus nelle ultime settimane, ma ci proveremo con ordine. Anche contro l’Udinese si è rivista una squadra confusa e irritata, probabilmente appesantita dalla vittoria in rimonta di un’Inter che a Roma ha dimostrato di essere sicuramente di un altro livello sul piano mentale. Uno scivolone inaspettato quello con i friulani, che fa venir voglia di mangiarsi le mani se si somma anche al mezzo passo falso contro l’Empoli, lì dove l’espulsione di Milik sembra aver cambiato completamente un’annata che fino a poco tempo fa aveva fatto sognare ad occhi aperti tutto l’ambiente. E poi ci sono alcune scelte fatte da Allegri negli ultimi tempi, difficilmente spiegabili anche per chi avrebbe meno diritto di replica perchè non guarda la gara dalla panchina ma da casa o, al massimo, dalla tribuna dello stadio.

Si parte dalla titolarità di Milik proprio contro i toscani, in un momento in cui rinunciare a Yildiz era alla pari di una bestemmia. Il turco, anche oggi panchinato per un Chiesa tutt’altro che tirato a lucido, ha provato a suonare la carica nella ripresa, ma far predicare in mezzo al deserto un 18enne non basta per vincere le partite, figuriamoci i campionati. E poi la scelta di riproporre ancora una volta Alex Sandro dall’inizio. Un giocatore (o per meglio dire ex giocatore) il brasiliano, ormai irritante e dannoso da anni. Un uomo in meno con 320 presenze all’attivo di difficile comprensione. Veder affiancato il suo nome a quello di grandi stranieri del passato come Trezeguet e Nedved fa rabbrividire anche i più ottimisti, specialmente se si pensa che a breve, a meno di “miracoli”, diventerà lo straniero con più presenze nell’intera storia bianconera. E intanto Rugani, che quando chiamato in causa ha sempre risposto presente, scalda per l’ennesima volta una panchina dove meriterebbe sicuramente di sedersi altra gente più di lui. E così, nel giro di pochi giorni, questa Juve si è buttata via da sola e deve ritrovare il modo per non farsi beffare anche dal ritrovato Milan.

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