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Juve-Genoa, da Tacconi a Pellegri: è la partita del tempo
Lunedì sera all’Allianz Stadium andrà in scena un classico del calcio italiano. Juventus-Genoa racconta mille storie, tra passato e presente
Quando il passato si mescola con le dinamiche del calciomercato attuale, quando la nobile tradizione incontra l’indiscrezione sussurrata. Juventus-Genoa e i suoi protagonisti. Un intreccio tra più dimensioni temporali: passato, presente e, perché no, futuro. Tutto in 90 minuti, tutto all’Allianz Stadium, lunedì alle 20.45.
PASSATO – Si torna indietro nel tempo, per parlare di Stefano Tacconi. Storico portiere della Madama e del Grifone che furono. Tacconi bianconero significa, a cavallo degli anni ’80 e ’90, il conseguimento di tutte le competizioni ufficiali Uefa per club. Un traguardo straordinario, mai raggiunto da nessun altro estremo difensore nella storia del calcio. Dopo dieci anni di Juve, Stefano concluse la carriera al Genoa: un paio di stagioni altalenanti e non paragonabili ai fasti del periodo d’oro di Torino.
PRESENTE – L’attualità è tutta delle trattative di mercato e delle allegate voci. In primis c’è Stefano Sturaro: mastino della Juve affermatosi a Genova. Per lui sarà sicuramente una partita speciale, anche in considerazione dell’interesse mai nascosto dalla dirigenza rossoblù in ottica grande ritorno. In questa finestra trasferimenti il Grifone è tornato a bussare alla porta di Madama. Ma Allegri non ha voluto sentire ragioni: il giocatore è parte integrante del progetto Juve.
FUTURO – Il futuro è di Pietro Pellegri, talentino classe 2001 cresciuto nel Genoa. Il più giovane ad esordire in Serie A (15 anni e 280 giorni), blindato in questa sessione da Preziosi, è sotto costante osservazione di Marotta e Paratici. L’attaccante nato nel capoluogo ligure è stato già oggetto di discussione la scorsa estate. La sensazione forte è quella che un domani il ragazzo possa davvero vestire la gloriosa maglia bianconera. E chissà, qualora ne avesse occasione, che non possa mettersi in mostra proprio lunedì sera. Senza esagerare, mettiamola così.