La Juve ricorda la linguaccia di Del Piero contro l'Inter: «Attimo iconico e incancellabile»
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La Juve ricorda la linguaccia di Del Piero contro l’Inter: «Attimo iconico e incancellabile»

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La Juve ricorda la linguaccia di Del Piero contro l’Inter: «Attimo iconico e incancellabile». Il racconto della prodezza del 2006

La Juve con un articolo sul proprio sito ha ricordato la prodezza di Del Piero contro l’Inter nel 2006.

DEL PIERO IN INTER JUVE – La settimana rovente, che ci accompagna verso la super sfida di domenica sera a San Siro tra Inter e Juventus, si colora di ricordi. Serate di gala, rivalità accese e incroci pericolosi ma affascinanti. Iconic Goals mette la freccia e, con un soffio deciso per togliere la polvere, riporta alla luce la notte del 12 Febbraio 2006. Non basterebbe un libro intero per raccontare gli intrecci dei derby d’Italia di quel tempo, vissuti di pancia e accompagnati dall’adrenalina che accarezza lo stomaco e viaggia fino alla testa. A dire la verità a 18 anni di distanza la questione sembra sempre la stessa: che sia per lo scudetto o per altro, Inter-Juve non potrà mai essere una partita come le altre.

CAPELLO SFIDA MANCINI PER ALLUNGARE IN VETTA

Ora, però, è bene tirare le fila della storia senza forzare la mano nel calderone delle emozioni. La stagione è quella pre-Mondiale, la parata di stelle sul tappeto verde del Meazza, a rileggere quelle formazioni, sembra un piccolo scrigno di perle preziose. La Juventus di Fabio Capello sta dominando il campionato, l’Inter insegue a 9 lunghezze e ha un disperato bisogno dei 3 punti per tenere accesa la fiammella della rincorsa scudetto.

I bianconeri partono con l’attacco “pesante” Trezegol-Ibra, Mancini invece sceglie Martins per affiancare Adriano. La gara nel primo tempo non regala, le due difese nascondono il fianco e attendono pazientemente le opportunità di affondo. Qualche fiammata del funambolico Martins e un tiro di Emerson parato da Julio Cesar sono le uniche annotazioni della prima parte, troppo poco per aprire le danze.

ADRIANO SEGNA, MA IL GOL VIENE ANNULLATO

La frazione sembra al tramonto, ma verso il 45° qualcosa accade: l’Inter conquista una punizione dai 25 metri, terreno fertile per il sinistro corazzato di Adriano; l’imperatore prende la rincorsa, punta il pallone con il paraocchi e scaraventa una bordata sotto al sette. Vantaggio Inter, gli spalti nerazzurri vibrano, ma c’è un braccio alzato. È quello dell’arbitro Paparesta, la punizione era di seconda. Il gol non vale, Buffon ringrazia e le squadre si rifugiano negli spogliatoi sullo 0-0.

BOTTA E RISPOSTA IBRA-SAMUEL, POI CI PENSA IL CAPITANO

La ripresa vede l’Inter alzare la linea, la squadra di Mancini appare più spregiudicata. Il bisogno impellente dei nerazzurri di riaprire la corsa al titolo si trasforma in trappola: la Juve sfrutta lo spazio in contropiede e al 63° rompe gli indugi. Camoranesi brucia Burdisso sulla destra, disegna il cross per Ibrahimovic, abile a liberarsi dei marcatori e a fulminare Julio Cesar per lo 0-1 bianconero. Braccia spalancate e Juve che passa a condurre. I due mister tentano le carte vincenti dalla panchina: entrano Del Piero per Ibra e Cruz per Martins. L’Inter non vuole mollare e dal corner di Figo nasce il pareggio grazie alla zuccata all’angolino di Samuel. A circa un quarto d’ora dal termine a San Siro è 1-1. Il pareggio tutto sommato non dispiace ai ragazzi di Capello che gestiscono con maturità l’impeto dei padroni di casa, coraggiosi ma non così ordinati. La Juventus è brava a non farsi schiacciare, si fa vedere spesso in ripartenza e all’85° minuto guadagna un fallo qualche metro fuori dall’area dell’Inter.

Sul punto di battuta ci va il capitano, davanti a lui una muraglia difficile da aggirare, urge un’invenzione. Del Piero conta i passi e calcia con forza. La curva è micidiale, Julio Cesar muove un passo e non potrà più tornare indietro. Neanche il tempo di buttare fuori l’aria, la rete si gonfia e il fulmine si abbatte. I bianconeri tornano avanti, Pinturicchio mostra la linguaccia, attimi iconici che fisseranno nella mente del tifoso juventino un fotogramma incancellabile.

Il finale è incandescente: Recoba prova ad imitare Alex, ma la sua punizione si infrange contro il palo -con partecipazione dei polpastrelli di Buffon- e Burdisso manca il tap-in a porta vuota. È l’ultimo sussulto, la Juve passa a San Siro. Notte magica con la pennellata d’autore del giocatore con la 10 sulle spalle.

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