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Juve-Inter, Marotta e Inzaghi chiamano, Allegri risponde: scintille dentro e fuori dal campo. Un vantaggio per i bianconeri?
Juve-Inter, sono scintille dentro e fuori dal campo: Marotta chiama e Allegri risponde. Ora più che mai siamo entrati nel vivo
La lotta Scudetto è più che mai entrata nel vivo e la Juve ha la grande occasione stasera di staccare l’Inter, complice l’impegno in Supercoppa Italiana della formazione di Inzaghi. Mentre i nerazzurri hanno l’opportunità di vincere un altro trofeo, la squadra di Allegri può, zitta zitta, prendersi il primo posto, obiettivo non dichiarato in estate e neanche con il passare dei mesi, almeno ai piani alti. Se i giocatori ci hanno sempre creduto, tecnico e dirigenti hanno sempre professato grande calma e forse, anche per questo, dall’altra parte, a Milano, hanno anche perso la pazienza. Le ruggini delle ultime settimane ne sono la dimostrazione, quando prima Marotta e poi Acerbi hanno scaricato di dosso responsabilità a Lautaro e compagni, cercando di mettere più pressione possibile ad una rivale che, alla vigilia, forse neanche loro pensavano avrebbe potuto tenere un certo ritmo fino a gennaio inoltrato.
Eppure Madama è lì a pochi punti e, checchè se ne dica, ora almeno credere al colpo grosso è davvero diventato d’obbligo. Lo sa in cuor suo anche Massimiliano Allegri, uno che, come Marotta, a lottare per certi traguardi ci è abituato e che ha quindi abilmente rimandato al mittente le frecciatine, facendo anche infuriare qualcuno che ha preso molto male la sua battuta su guardie e ladri. Inzaghi, in conferenza da Riad, ha preferito sorvolare, mentre Max ha ribadito come la sua fosse soltanto una battuta innocente, frutto di un pensiero uscito fuori lì per lì e non assolutamente preparato alla vigilia. A Milano, si dice, temono questa squadra che, nonostante un gioco non troppo brillante, sta portando a casa risultati su risultati, raccogliendo più punti dei diretti rivali nelle ultime 15 uscite. Dal crollo di Reggio Emilia in poi la Signora non ha mai perso e, anzi, ha dimostrato di essere cresciuta gara dopo gara, situazione dopo situazione. E si, anche i nerazzurri lo sanno e per questo queste scintille possono giocare a vantaggio di Vlahovic e compagni, che a differenza degli avvesari non hanno nessun obbligo dichiarato di vittoria.