Juve, McKennie è l'Harry Potter di Pirlo: è già una certezza
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Il ‘maghetto’ incanta ancora: McKennie è ormai una garanzia nella Juve di Pirlo

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McKennie grande protagonista quest’oggi nella vittoria della Juve contro il Bologna. Gol e prestazione a tutto tondo per il giovane statunitense, sempre più una certezza negli schemi di Andrea Pirlo

Il ‘maghetto’ Weston colpisce ancora. McKennie è stato l’assoluto protagonista oggi nel 2-0 con il quale la Juventus ha piegato il Bologna, accorciando il distacco in classifica dalle battistrada Milan e Inter. Lo statunitense è ormai una certezza nello scacchiere di Andrea Pirlo, non più una rivelazione. Anche gli avversari fanno fatica a leggere i movimenti in campo dell’ex Schalke 04, come confermato in conferenza stampa dallo stesso Sinisa Mihajlovic. Partito a fari spenti dopo l’arrivo un po’ a sorpresa nello scorso mercato estivo, McKennie a suon di prestazioni si è assicurato un ruolo di primo piano nella Juve targata Andrea Pirlo.

Perfetta la scelta di tempo del classe ’98 sul corner dalla destra di Cuadrado: il numero 14 aggira la difesa del Bologna e di testa angola sul palo alla destra di Skorupski, dove il portiere polacco non può arrivare. Poi la gioia e l’esultanza originale, svelata a fine partita: «Ho una saetta tatuata sul dito e la mia esultanza era la bacchetta magica di Harry Potter», le parole a davanti ai microfoni di McKennie. Un modo di esultare già diventato virale e che ha fatto subito tendenza sui social. Il nazionale a stelle e strisce è un fan della saga dedicata al maghetto più famoso del grande schermo (e non solo) e con un altro incantesimo ha spezzato le velleità di rimonta della formazione di Mihajlovic, chiudendo la contesa con il sigillo del 2-0.

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Juve, McKennie mago degli inserimenti: è insostituibile per Pirlo

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McKennie, 22 anni

McKennie non è nuovo a questi giochi di prestigio, come dimostra la spettacolare sforbiciata  in un tempio del calcio mondiale come il ‘Camp Nou’ contro il Barça. Letale negli inserimenti, lo statunitense ha già messo a referto 4 reti alla sua prima stagione in Italia e alla Juventus tra campionato e Champions League. Gol di pregevole fattura, ma anche pesanti ai fini del risultato finale. Come ad esempio l’incornata, da subentrato, contro il Torino e che ha risvegliato la ‘Vecchia Signora’ nel derby cittadino dopo lo svantaggio iniziale. Il 22enne centrocampista aveva aperto le marcature nell’impresa di Barcellona rubando la scelta anche ad certo Cristiano Ronaldo, mentre a San Siro (ancora entrando dalla panchina) aveva capitalizzato al meglio l’assist di Kulusevski per mettere in ghiaccio la contesa in favore della formazione di Pirlo nel big match con il Milan.

«Gli inserimenti? E’ un qualcosa che ho sempre avuto nelle mie corde. Corro molto per fortuna, quindi riesco a sfruttare meglio gli spazi anche per i compagni», ha aggiunto sempre McKennie al triplice fischio finale del match odierno. Quantità, qualità ma anche intelligenza nell’occupare lo spazio per fare male in area avversaria. Un alfiere a tutto tondo per la scacchiere di Pirlo, con ancora ampi margini di miglioramento. Un acquisto sicuramente azzeccato da parte della dirigenza della Continassa, con gran parte della critica e della tifoseria bianconera che storcevano il naso al momento del suo arrivo sotto la Mole. 

Calciomercato Juve, affare McKennie: la situazione sul riscatto

Un’operazione che ha dato subito i suoi frutti: McKennie, lo ricordiamo, è stato prelevato dallo Schalke in prestito oneroso per 4,5 milioni di euro con diritto di riscatto fissato a 18,5 milioni, più eventuali bonus (una parte di difficile realizzazione) fino ad un massimo di 30 milioni. L’obbligo di riscatto si attiverà al raggiungimento di determinate condizioni però, considerando il rendimento del giocatore, gli uomini mercato del club campione d’Italia difficilmente si faranno sfuggire l’occasione per confermarlo nella rosa di Pirlo. McKennie non è più una piacevole sorpresa in quel di Torino, ma già garanzia per il presente e il futuro della Juve che punta a blindarlo in bianconero. Il maghetto vuole continuare a stupire e non certo fermarsi qua: la sua bacchetta magica è pronta a regalare nuove gioie al popolo juventino. 

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