Juve Milan: le tre cose che non hai notato
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Juve Milan: le tre cose che non hai notato

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Juve Milan: le tre cose che non hai notato del match dell’Allianz Stadium. Gli episodi sfuggiti all’attenzione dei più

(inviato all’Allianz Stadium)Juve Milan: le tre cose che non hai notato.

1. Da Fagioli e Vlahovic: Juventus mai sola nonostante gli infortuni

Non è stata una serata come tutte le altre, lo si è percepito fin dalle primissime sensazioni varcando la soglia dello Stadium. Una porticina (seppur piccola piccola) per la Champions c’era ancora, in più lo scontro diretto contro il Milan dopo 15 giorni bui tra Siviglia, penalizzazione ed Empoli. Per questo, a supportare la squadra, non c’erano solo i tifosi.

A bordocampo, per tutto il riscaldamento, si è visto Nicolò Fagioli. Il centrocampista classe 2001 ha osservato tutti i primi movimenti in campo dei compagni: lì, a pochi passi da loro, perché nonostante l’infortunio lui è sempre presente. Poi Dusan Vlahovic, il grande assente della notte dell’Allianz. Il sovraccarico tendineo accusato in settimana lo ha poi costretto al forfait, ma lui in tribuna c’era, e si è divertito anche a firmare le magliette di questi simpatici tifosi, desiderosi di un suo autografo.

2. Dentro l’Allianz Stadium: la ricostruzione dal primo all’ultimo minuto

Juve Milan è iniziata così, fuori dall’Allianz Stadium, con gli ultras all’esterno della Curva Sud che hanno fatto sentire la loro voce con questa manifestazione.

Poco prima del fischio d’inizio, ad anticipare gli assordanti fischi sopra l’inno della Lega Serie A (ancora più forti dopo la nuova penalizzazione), la coreografia dello Stadium si è colorata di bianco, nero e giallo, colori che ricalcano la nuova divisa della Juventus.

coreografia juve milan

Da inizio partita, l’onda emotiva dei tifosi è stata contrassegnata da diverse correnti. I fischi, all’intervallo dopo un primo tempo in cui la Juventus ha chiuso in svantaggio, ma anche a fine partita dopo il definitivo addio alla zona Champions. Fischi a Di Maria (all’ultima partita in casa?), uscito dal campo per far posto a Milik e apparso parecchio sottotono. Ma anche gli applausi per chi ha lottato tanto, si è battuto contro la difesa del Milan, come Moise Kean, che ha ricambiato applaudendo i tifosi. Ecco, dal secondo tempo i cori dei tifosi sono stati più forti, più diretti, più pesanti. E non han risparmiato neanche una dura protesta nei confronti della dirigenza.

3. Gatti sotto la curva a fine partita: il gesto del difensore

L’errore in marcatura su Giroud è costato caro a Federico Gatti e alla Juventus, ma i tifosi (sui social e allo stadio), hanno subito perdonato il loro difensore, protagonista di una stagione più che positiva al primo anno in bianconero. Non solo per le prestazioni in campo, sempre in ascesa, ma anche per l’attaccamento alla maglia dimostrato a più riprese (i pugni sul petto dopo i gol, le lacrime post eliminazione col Siviglia). Ecco, il classe ’98 ha voluto rinforzare ancora di più il legame con i suoi tifosi, andando sotto la Curva Sud al termine della partita, quando quasi tutti i compagni avevano già imboccato la via dello spogliatoio, e regalando la sua maglietta ad un fortunato o una fortunata che era lì presente. L’ultimo a mollare, ma anche l’ultimo a uscire dal campo. Si riparte da qui.

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