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La Juve a Napoli tra il tabù “Maradona” e il futuro di Allegri ancora da decifrare. Mentre Adl accende la vigilia
La Juve vuole ritrovare una vittoria al “Maradona” che manca da 5 anni. Intanto De Laurentiis accende la vigilia con le sue dichiarazioni
Non che ce ne fosse particolarmente bisogno, ma il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis ha infiammato la vigilia di Napoli Juve con un affondo polemico nei confronti della Juventus (tanto per cambiare), a suo dire poco “gradita” nel Mondiale per Club che dovrebbe spettare di diritto agli azzurri, vista l’estromissione dei bianconeri dalle coppe europee nell’attuale stagione. Non è la prima volta che il numero uno azzurro prende di mira la società bianconera, ma stavolta potrebbe non fermarsi alle dichiarazioni, minacciando un possibile esposto alla FIFA per chiedere l’esclusione della Juve dalla competizione prevista a giugno 2025.
I bianconeri hanno un ranking migliore del Napoli, e se gli azzurri dovessero essere eliminati dal Barcellona in Champions League la Vecchia Signora sarebbe ad un passo dalla qualificazione, ma De Laurentiis non si arrende, e nel frattempo ha acceso la lunga vigilia della sfida del Maradona.
Un motivo in più per tornare alla vittoria in trasferta per la Juventus che vorrà ad ogni costo riscattare anche il 5-1 del campionato 22/23, un ricordo ancora vivo nella testa dei giocatori juventini e dei tifosi. Ma i precedenti al “Maradona” per la Juve sono tutt’altro che positivi. Ai bianconeri manca una vittoria all’ex Stadio San Paolo da 5 anni, era il 3 marzo 2019 quando la Juve vinse contro il Napoli in terra campana l’ultima volta. A regalare il successo, all’epoca, furono Pjanic ed Emre Can.
Adesso la Juve è chiamata a sfatare questo tabù, con Dusan Vlahovic a caccia della sua prima soddisfazione in bianconero contro il Napoli. Infatti, da quando è a Torino, DV9 non ha mai segnato contro il Napoli al “Maradona”. Vlahovic è l’uomo in più della Juve, tornato a fare la differenza nel 2024 con una media gol impressionante, superiore a tutti gli altri bomber d’Europa. Il serbo vuole vivere una grande notte, magari con qualche affanno in meno rispetto al Frosinone.
Gli spunti per questo Napoli – Juve non mancano, la squadra di Allegri è reduce da un febbraio nero dove ha ottenuto una sola vittoria e, per giunta all’ultimo respiro, contro il Frosinone. Adesso per i bianconeri c’è un calendario ricco di sfide interessanti e di alto livello che diranno molto sul futuro della Vecchia Signora. L’obiettivo ora per la Juve è il ritorno in Europa e le gare contro Napoli, Atalanta, Genoa e Lazio saranno decisive in ottica Champions.
Allegri, però, dovrà fare di necessità virtù visto le tante assenze soprattutto a centrocampo. Ma anche in questo caso non è la prima volta che la Juve si presenta a Napoli in emergenza. Nella stagione 21/22, i bianconeri arrivarono al “Maradona” senza i sudamericani che ancora non erano rientrati dagli impegni con le rispettive nazionali. Dunque, servirà una prova di orgoglio e di maturità da parte della Vecchia Signora e, anche la freschezza e la grinta di giocatori come Alcaraz, nella battaglia del Maradona.
E’ una sfida nella sfida anche tra Calzona, neo allenatore azzurro che da giovane tifava Juventus, e Allegri all’ottavo anno a Torino ma in cerca di certezze per il suo futuro. Il primo ritorno di Cristiano Giuntoli da bianconero, e chissà come sarà accolto da De Laurentiis e dal Maradona, mentre a proposito del nuovo dt juventino le parole di Allegri e del suo agente Branchini alla vigilia evidenziano una certa insofferenza per un futuro ancora tutto da decifrare per la panchina, al netto del contratto in scadenza nel 2025.