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La parabola discendente della Juve, dalla lotta scudetto al terzo posto. E il futuro…

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La Juve non vince più, il momento ‘no’ dei bianconeri prosegue anche in casa contro l’Atalanta. Tra dati, statistiche e futuro da programmare

La Juve non sa più come si vince. Una sola vittoria per gli uomini di Allegri nelle ultime sette partite e davvero tanti, troppi, gol subiti. Otto gol subiti nelle ultime quattro, una media insomma di due a partita, sono sorprendenti per una squadra che storicamente fa del reparto arretrato la sua vera forza. E’ la prima volta che succede nell’era Allegri, mai arrivato a quattro gare di di seguito con due reti al passivo.

Un’involuzione ancora più inspiegabile se si ripensa ai dodici clean sheet nelle prime ventuno partite della stagione 23/24, che avevano lanciato la Juventus verso la lotta Scudetto contro l’Inter. Un crollo, che forse, ha origini dal match tanto discusso contro l’Empoli, che vide i bianconeri fermarsi in casa, subendo un gol. Da lì in poi, black out di una difesa che faceva invidia in Italia e non solo.

Ma non è, inevitabilmente, solo colpa del reparto arretrato. Sì, perchè c’è un involuzione di molti giocatori rispetto alla prima parte di stagione. Uno su tutti Manuel Locatelli che anche ieri contro l’Atalanta, come nelle ultime uscite, pare aver perso il suo smalto. Motivo per cui ora, il numero 5, è al centro della critica. Non solo il centrocampo ma anche le fasce e gli esterni non funzionano a dovere: ad eccezione di Cambiaso, autore di una buona stagione e in gol anche ieri contro l’Atalanta, i vari Weah, Kostic e Iling Jr non danno garanzie e coltivano ancora di più i dubbi di Allegri.

Tornando ai dati, prendendo in considerazione solo le ultime sette giornate la Juventus sarebbe sestultima, con una media da zona retrocessione. Troppo poco per una squadra che punta a tornare a competere in campionato e il prossimo anno, forse, in Europa. Un altro dato importante e che fa riflettere è quello dei punti: i bianconeri, infatti, hanno un punto in meno rispetto all’anno scorso. Una stagione tra l’altro, quella passata, che ha condzionato e non poco i bianconeri con eventi extra campo. Dati, numeri, statistiche che fanno pensare.

E il futuro? E Allegri? Domande che sono legate l’una con l’altra e a cui risponderà il giudice vero: il campo. Sì, perchè se la Juventus deve assolutamente centrare il quarto posto minimo, ovvero la qualificazione in Champions League per motivi tecnici ed economici, il futuro di Allegri è strettamente legato ai risultati. Con un ‘alto‘ piazzamento in zona Champions e la vittoria in Coppa Italia, il futuro di Max Allegri potrebbe essere legato ancora ai colori bianconeri. Potrebbe, perchè anche così non ci sarebbe la certezza assoluta della sua permanenza, viste anche le sue dichiarazioni mai chiare sul rinnovo di contratto.

Una parabola discendente da invertire assolutamente nel prossimo match in casa contro il Genoa.

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