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Juve, è solo mal di testa. L’erede di CR7 non esiste, ma Dybala…
Juve, è solo mal di testa. L’erede di CR7 non esiste, ma Dybala… L’altra faccia di madama sorride di Joya
L’altra faccia della Juve sorride di Joya, e si stropiccia gli occhi di fronte ai lampi di classe di Chiesa e Dybala. Sono passati tre giorni dal Verona, eppure sembra cambiato tutto, l’evidente conferma che non è tanto una questione di gambe ma di testa. Decisamente più leggera in Champions, dopo la quarta vittoria su quattro partite e il pass degli ottavi in tasca: ora i bianconeri si giocheranno la vetta del girone H con il Chelsea. L’Europa è una bella iniezione di fiducia, ma non la cura definitiva ai mali del campionato, che vanno risolti sul campo, soffrendo contro le medie e battendo le piccole. Solo così si può provare a ripartire, ma consapevoli che quest’anno lo scudetto è roba d’altri, con obiettivo quarto posto dopo aver lasciato per strada ben 16 punti dalla testa della classifica.
E’ un momento delicato, nel quale Allegri deve ascoltare la squadra, e farsi guidare dai segnali dei giocatori. E ce ne sono stati parecchi contro lo Zenit. A partire da una spina dorsale ritrovata, che non può più prescindere dai de Ligt, Locatelli, Chiesa e Dybala. In questo momento sono cuore e anima, testa e polmoni di questa squadra, sanno cosa fare e non hanno paura: è da loro (e non da Rabiot) che bisogna ripartire per cercare la riscossa anche in campionato. Chiesa lotta e trova sempre il guizzo vincente, Danilo è sempre più leader, McKennie finalmente decisivo e Bernardeschi in crescita, ma questa Juve ha bisogno soprattutto del suo numero 10. Responsabilizzato dalla fascia di capitano e al centro del progetto tecnico, infortuni permettendo. Contro lo Zenit ha tracciato la via spazzando via le incertezze con una prestazione maiuscola e facendo il pieno di juventinità con l’omaggio a Platini. Ora manca solo più l’ufficialità del rinnovo (praticamente a vita) che arriverà a breve, un erede designato di Cristiano Ronaldo non esiste, ma quello che si avvicina di più è proprio Paulo Dybala.