Juve Spezia: le tre cose che non hai notato
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Juve Spezia: le tre cose che non hai notato

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Juve Spezia: le tre cose che non hai notato del match dello Stadium. Gli episodi curiosi sfuggiti all’attenzione dei più

Juve-Spezia: le tre cose che non hai notato del match dello Stadium, quarta uscita stagionale dei bianconeri.

1. L’occhiolino di Vlahovic

Grazie ad un altro capolavoro di Dusan Vlahovic la Juventus riesce nell’intento di mettere subito in discesa la gara dello Stadium contro lo Spezia. Stessa mattonella, stessa realizzazione e stesso esito di quanto visto sabato scorso con la Roma. Vlahovic è letteralmente on fire. Dire che se l’aspettava sarebbe forse fuori luogo, ma quell’occhiolino fatto poco prima di calciare la punizione (a un compagno o al portiere, questo è tuttora ignoto) è un gesto che non può fare altro che sottolineare lo straordinario momento del serbo. 4 gol in altrettante partite: inizio niente male per DV9.

2. Milik segna, ma Allegri…

Al 92′ arriva il sigillo definitivo sul match da parte di Arkadiusz Milik: un ottimo controllo da parte del polacco, utile a liberarsi dal difensore e a colpire e affondare uno Spezia fino a quel momento rimasto in partita. Allegri può così finalmente liberarsi di quella tensione accumulata nel corso dei 90 minuti per un match rimasto in bilico fino alla fine. Inquadrato dalle telecamere a bordocampo, il tecnico bianconero si lascia andare ad una reazione istintiva: calcione ai cartelloni pubblicitari e conseguente sguardo ancora carico di tensione verso la panchina bianconera. Max può ora tirare un sospiro di sollievo: i tre punti sono in cassaforte.

3. Tra nuovi amici e vecchie conoscenze

Quella di ieri è stata indubbiamente anche la serata di Leandro Paredes. Atterrato intorno alle 20.30 a Caselle, il nuovo regista bianconero si è immediatamente trasferito all’Allianz Stadium per assistere al successo della Juventus contro lo Spezia. Nel dopo partita è sceso negli spogliatoi per presentarsi e conoscere i suoi nuovi compagni. Il tutto però rigorosamente vicino a Di Maria, suo vecchio (ma nemmeno troppo) compagno al PSG e collega in nazionale. Nelle foto scattate dal club bianconero, si vede Paredes sempre vicino al Fideo, ponte per lui tra il passato appena trascorso e il futuro tutto da vivere. Un elemento fondamentale per il suo inserimento nel nuovo gruppo.

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