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Juve, straordinariamente semplice

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Una squadra rimodellata con la trazione anteriore, ma dove l’atteggiamento è rimasto lo stesso: si segna e non si subiscono reti. I campionati si vincono anche così

Le partite le vediamo tutti, ognuno dalla propria prospettiva, e magari le rivediamo anche mille altre volte accorgendoci di particolari che ci erano sfuggiti. I numeri poi ve li abbiamo snocciolati, uno a uno, sezionandoli accuratamente e lasciandoli a vostra disposizione per tirare le opportune conclusioni. L’utilità di Junews24 è anche questa. Il primo dato che colpisce è comunque uno: quello che ha rivitalizzato l’ambiente nel momento in cui sembrava ci fosse un po’ di stallo e appagamento non solo tattico.

Il sesto scudetto – e non ditemi che ne siete stufi – è il primo obiettivo che in Società hanno cerchiato pianificando la nuova stagione. A seguire Coppa Italia e almeno i quarti di Champions. L’ambizione è intrinseca nell’essere umano, in tutti noi, un pizzico in più nel presidente Agnelli ad un passo da un traguardo leggendario. Lui, sicuramente “solo” lui se non per sempre, almeno per tantissimi anni sarà il solo a riuscire a vincere sei, dico sei, scudetti. Il traguardo vale la pena allora raggiungerlo. E la spinta emotiva è cascata a ruota su tutto il gruppo. Quel gruppo che si appresta a vivere il periodo caldo della stagione con la nuova veste offensiva modellatagli da Allegri. Sette punti di vantaggio sulla prima inseguitrice in campionato, una semifinale di Coppa Italia e la Champions alle porte.

Meglio di così, al momento, non si poteva, ma molto di più si può ancora fare. Intanto il nuovo modulo, il 4-2-3-1, ci spiega la cosa tatticamente più semplice, cioè che se hai giocatori disponibili al sacrificio allora tutto è più semplice. Non è il numero degli attaccanti che fa vincere le gare o il numero dei difensori che non fa prendere reti, ma assolutamente se a reparti stretti tutti attaccano e tutti difendono. Encomiabile Mandzukic, disponibile Dybala, effervescente Cuadrado. Impeccabile Khedira. Stupefacente Higuain. Non ho dimenticato nessuno. Nella loro essenza gli altri sono semplicemente la Juve che già conoscevamo.

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