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Juve Verona: le tre cose che non hai notato

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Juve Verona: le tre cose che non hai notato del match dell’Allianz Stadium. Gli episodi curiosi sfuggiti all’attenzione dei più

(inviato all’Allianz Stadium) – Juve Verona: le tre cose che non hai notato.

1. Rabiot e Vlahovic in difesa di Kean

Il gol vittoria è arrivato al 96′, è vero, ma per ben due volte la Juventus ha sbloccato la partita con Moise Kean, con il VAR che ha vanificato tutto prima per un fuorigioco millimetrico e poi per un presunto fallo su Faraoni. Ecco, l’umore dell’attaccante non era dei migliori dopo le due decisioni…

rabiot kean

Ma da veri compagni di squadra, uniti, compatti, sia Dusan Vlahovic sia Adrien Rabiot hanno voluto rincuorare il numero 18. Qualche parola all’orecchio da parte del centrocampista francese, mentre Dusan ha spronato il suo compagno di reparto dopo la seconda rete annullata, quasi a dire ‘Ora vai a segnare ancora’.

2. Segna Cambiaso, ma prima…

Fa sorridere la dinamica del gol di Andrea Cambiaso. Come si può notare dalle immagini, sul colpo di testa di Milik dal cross di Gatti l’esterno bianconero pensa già che il pallone stia entrando, e allarga le braccia per esultare.

La sfera, però, sbatte sul palo, dunque Cambiaso continua la corsa e insacca di rapina in area piccola. Chiamasi lucidità e velocità di pensiero, anche e soprattutto a tempo scaduto…

3. Dentro la partita di Kean: i due gol annullati, la reazione al cambio, l’esultanza finale

Non è stata una partita fortunata per Kean, affatto. I due gol (annullati) rispecchiano quanto Moise sia stato straripante: da stropicciarsi gli occhi la prima rete, ma ad ogni pallone toccato il 2000 dava la sensazione di avere un’esplosività terrificante. Dopo la seconda rete vanificata dal VAR, Kean si è rivolto così ad Allegri «Mister giuro non ho fatto niente…»: Max, dopo il cartellino giallo preso, lo ha visto un po’ nervoso e ha preferito toglierlo e inserire Chiesa. «Perché, perché? » recitava il labiale del numero 18 all’uscita dal campo, che quel gol aveva ancora tanta voglia di marchiarlo a fuoco, decisamente.

Kean

Nel finale, poi, l’esultanza liberatoria al gol vittoria di Cambiaso.

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