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L’intelligenza di Rabiot, l’imprecisione di Bernardeschi: l’analisi tattica
L’intelligenza di Rabiot, l’imprecisione di Bernardeschi: l’analisi tattica dopo la partita Juve Bologna di Serie A
Pur soffrendo, la Juve ha centrato un successo prezioso e meritato contro il Bologna. 3 spunti tattici del match dell’Allianz Stadium che ha visto la squadra di Maurizio Sarri uscire vittoriosa.
Soriano non riesce ad arginare Pjanic
Il Bologna in fase di non possesso si è schierato con un 4231, con Soriano a uomo su Pjanic. Questa soluzione non è però bastata per arginare il bosniaco, soprattutto dopo che l’attenzione difensiva dell’ex Torino è calata. La grande mobilità e fluidità del rombo ha dato tante soluzioni di passaggio: se non si poteva servire Pjanic, qualcuno veniva incontro per creare buchi nella struttura difensiva avversaria. Nel secondo tempo, poi, l’ex Roma è ancora di più salito in cattedra, col baricentro alto della squadra che gli ha consentito di illuminare nella trequarti avversaria. Oltre ai cambi campo per gli esterni (10 lanci lunghi azzeccati per lui, record del match) vanno segnalate le eccellenti verticalizzazioni a trovare i movimenti di Higuain ad aggredire la profondità. Pjanic ha consentito alla Juve di velocizzare il fraseggio contro una squadra che ha tratti ha molto ben coperto gli spazi.
L’intelligenza di Rabiot
Juventus-Bologna serviva per valutare a che punto fosse Rabiot. Il francese ha nel complesso fatto bene, dimostrando di essere cresciuto sia dal punto di vista fisico che tattico. Diversi suoi break e progressioni hanno bucato le linee del Bologna. Inoltre, a seconda della circostanza, sa bene quando aggredire la profondità, quando smarcarsi tra le linee o quando venire incontro a Pjanic. Col bosniaco marcato da Soriano per larghe fasi del match, i movimenti di Rabiot vicino a lui erano determinanti per creare spazi e consentire di superare la pressione felsinea.
Bernardeschi e l’imprecisione nell’ultimo terzo
Oltre al calo nel finale e alla mancanza di lucidità, la Juventus ancora non concretizza quanto potrebbe, con poca precisione nell’ultimo passaggio e qualche gol sbagliato di troppo. Nonostante qualche buon movimento ad allargarsi (uno di questi ha portato all’azione del gol di Pjanic), troppe volte Bernardeschi continua a peccare nell’esecuzione. Misure errate del passaggio o poca incisività quando ha modo di concludere (e oggi ha avuto le sue occasioni). Certo, come detto da Sarri, il lavoro in fase difensive è prezioso, tuttavia negli ultimi metri ci si aspetta di più da uno come lui.