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Juventus nel segno del 19: Bonucci dopo il “caso” Monza, brilla la stella di Yildiz

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Juventus nel segno del 19: Bonucci dopo il “caso” Monza, brilla la stella di Yildiz. Due fotografie tra prima squadra e Primavera

Uniti nel segno del 19. Categorie diverse, momenti diversi, ma c’è un filo diretto a legare prima squadra-Primavera con Leonardo Bonucci e Kenan Yildiz. Se il numero cucito sulla schiena è lo stesso, due differenti ragioni li pongono sotto la luce dei riflettori all’alba di ottobre.

Leonardo Bonucci

Ha fatto rumore (parecchio) l’esclusione del capitano contro il Monza «per scelta tecnica» a detta del vice Landucci, lasciando una lunga scia in queste due settimane di sosta. Se ne son dette tante sui presunti motivi che avrebbero portato alla panchina del difensore in un momento così delicato della stagione, andando anche a scavare su eventualità criticità o scricchiolii all’interno dello spogliatoio. Ci ha pensato in conferenza stampa Massimiliano Allegri a far rientrare qualsiasi tipo di “caso”: «È semplice: ha giocato solo 3 partite, era stanco quindi a Monza ho preferito tenerlo fuori. Era da programma, devo gestirlo perché, nonostante è il capitano, ha già 35 anni. Devo gestire al meglio i giocatori molto importanti per la Juventus». La Nazionale è stata sicuramente un toccasana per Leo: due partite da titolare con Inghilterra e Ungheria, due vittorie da protagonista e passaggio alle Finals di Nations League. Parentesi: altra nota di merito, il delizioso l’assist per Raspadori. «Bonucci e Gatti son tornati a livello mentale rinfrancati»: un segnale importante per Allegri all’inizio del secondo ciclo di partite, che guiderà la Juventus da qui a novembre verso la risalita in campionato e Champions League. La risposta arriverà già domani contro il Bologna, con il capitano che partirà con tutta probabilità dal primo minuto ed entrerà ancor di più nella storia. Perché? Sarà la sua 482esima presenza in bianconero, salendo al sesto posto nella classifica all-time al pari di Roberto Bettega.

Kenan Yildiz

C’è la grande firma del classe 2005 nella pazza rimonta della Juve Primavera nel derby della Mole contro il Torino. Da 3-1 a 3-4, con la doppietta di Yildiz a ribaltare i granata insieme al rigore di Huijsen e all’autogol di Nguessan. Sono già 4 i centri in campionato per l’ex Bayern Monaco, uniti a 2 assist. Curiosità: quando va a segno, la Juventus non perde. Impatto subito importante per il nuovo acquisto nei suoi primi mesi in Italia: da titolare (5 volte su 7 contando anche la Youth League) e a partita in corso (gol all’Empoli e doppietta al Toro da subentrato). Lo stesso Paolo Montero aveva già intravisto il potenziale del suo attaccante fin dall’inizio: «Ha tanta qualità e il futuro è nelle sue mani, dipende da lui. Come ragazzo è molto umile, lavora, si è inserito benissimo e sta imparando l’italiano. L’inserimento è stato molto semplice. L’umiltà è la cosa più importante, tutti i fuoriclasse ce l’hanno e questo fa la differenza». Umiltà: questa la parola chiave dell’Yildiz calciatore unita al suo grande talento. Prerogative che stanno certamente contribuendo all’ascesa di una Primavera sempre più in vetta al campionato.

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