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SOS gol subiti per la Juventus, troppi i 10 nelle ultime 6 partite: qual è il rimedio per Thiago Motta e cosa può succedere nel mercato di gennaio

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Juventus, iniziano ad essere troppi i gol subiti: 10 nelle ultime 6 partite. Il rimedio per Thiago Motta e cosa può succedere in vista di gennaio

Partiamo da un dato: nelle ultime 6 partite tra Serie A e Champions League, la Juventus ha subito 10 reti. Un ruolino di marcia diametralmente opposto rispetto all’inizio della stagione, dove alla casella delle reti incassate in 7 gare figurava il numerino 1. Facile attribuire l’involuzione difensiva alla pura assenza di Bremer, il cui infortunio al crociato è stata forse la notizia peggiore che potesse capitare ai bianconeri. Senza di lui lo sbandamento ha colpito tutti, indistintamente. In primis Danilo, che ha concesso un rigore con lo Stoccarda (ed espulsione) e uno con l’Inter oltre a tanti buchi difensivi come ieri contro il Parma, poi Gatti, accantonato nelle precedenti due e sovrastato da Delprato al ritorno da titolare. Ma anche Kalulu ha perso qualche certezza, si è visto a San Siro. Ma non può l’assenza di Gleison minare così tanto la solidità di quella, che fino a quel momento, era la miglior difesa d’Europa. Lo ha sottolineato lo stesso Cambiaso in conferenza stampa post Juve Parma: «È fortissimo ma un giocatore nel calcio di oggi non può determinare gli equilibri di squadra». Sì, il reparto difensivo in sé sta concedendo tanto, troppo, agli attacchi avversari, ma il problema non va circoscritto solo ed esclusivamente alla linea arretrata davanti a Di Gregorio/Perin. La medicina per risalire e ripartire ha un raggio più ampio per Thiago Motta.

Juventus, la soluzione per i troppi gol subiti

L’aspetto positivo di questa Juventus è che, nonostante le notti più storte, difende fortemente la sua idea di calcio, la nuova filosofia di gioco che Thiago Motta sta pian piano iniettando nelle vene dei suoi calciatori. Ed è una squadra che vuole dominare le partite, vuole imporre il proprio credo calcistico agli avversari, dominando appunto. Nelle due fasi. Ed è per questo che fase difensiva e offensiva sono strettamente collegate. Ora come non mai. Perché il problema grosso di Juve Parma è che i bianconeri sono stati molto frettolosi in avanti: l’idea di gioco in testa ce l’hanno ben chiara, ma spesso non riescono a tramutare in concretezza tutto ciò che hanno in mente. Tanti errori negli ultimi metri, scelte sbagliate in prossimità dell’area di rigore, sbavature tecniche degli uomini offensivi che hanno spalancato la strada alle ripartenze dei gialloblù. Le preventive errate hanno permesso al Parma di far male e di dare la sensazione di poter sbriciolare la linea difensiva in qualsiasi momento, e qui intervengono le tante lacune arretrate della Juve, ma tutto parte da una gestione sbagliata, confusionaria meglio, nei metri decisivi che ha fatto sì che l’azione si trasformasse velocemente da offensiva a difensiva. È questa la soluzione per la Juventus: non snaturarsi ora, mantenere ben salda la propria idea di gioco ma migliorare il collegamento tra reparti. È lì che farà la differenza. Perché dominando il campo, attaccando con ordine, decisione, compattezza ed efficacia negli ultimi metri, arriverà a concludere maggiormente le azioni e impedirà agli avversari automaticamente di ripartire e creare varchi in contropiede. Così come è successo ieri allo Stadium e in generale nelle ultime partite. Ma niente allarmismi o disfattismi, è l’inizio di un nuovo processo che necessita chiaramente di tempo: sbagliato pensare di poter lasciare altri punti per strada, sia chiaro, ma il fatto che questa Juventus stia portando avanti con decisione la sua ideologia è importante.

Juventus, cosa può succedere in vista del mercato di gennaio

Chiaro, comunque, che qualcosa si muoverà in vista di gennaio. Per sopperire all’assenza di Bremer e rimpolpare numericamente la rosa – composta al momento da 3 centrali di ruolo come Kalulu, Gatti e Danilo, senza contare l’eventuale adattamento di Cabal e Savona – Cristiano Giuntoli interverrà sul mercato per regalare a Thiago Motta un nuovo difensore centrale. Nessun esborso sopra le righe, ma si cercherà un’opportunità – con tutta probabilità in prestito – per rinforzare il reparto. Il nome forte al momento è quello di Milan Skriniar, che al Psg sta trovando pochissimo spazio con Luis Enrique. Si sta ragionando sulla fattibilità dell’operazione, perché l’ex Inter arriverebbe a Torino solamente in prestito e con parte dell’ingaggio pagato dal Paris (guadagna circa 10 milioni di euro più bonus). C’è già un’alternativa però e porta a Jaka Bijol, per il quale l’Udinese potrebbe però non aprire al prestito secco. In quel caso, Giuntoli dovrebbe sedersi al tavolo con il club friulano per studiare la formula dell’operazione.

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