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Juve, riecco l’ossessione Champions: troppi 24 anni. Pirlo ci riprova

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Juve, riecco l’ossessione Champions: troppi 24 anni. Pirlo ci riprova dopo il fallimento di Berlino: sulle orme di Guardiola e Zidane

5 anni dopo Andrea Pirlo riproverà ad esorcizzare una delle maledizioni più tormentate e durature del calcio moderno: la repulsione attrattiva tra la Juventus e quella Champions League che manca da troppo tempo, 24 anni, quasi un quarto di secolo. Lo farà per la prima volta nelle vesti da allenatore con la spregiudicata consapevolezza di chi sa di potercela fare anche contro pronostico. A poche ore dal match d’esordio con la Dinamo Kiev Pirlo non tradisce emozione: «Sono tranquillo perché purtroppo non posso più giocare e lascio un po’ di tensione ai giocatori. Non vedo l’ora di iniziare perchè sarà la prima partita in Champions. E’ importante vincere la prima partita. Sappiamo quello che dobbiamo fare, è fondamentale per l’inizio del girone».

Pirlo e la Champions League: gioie e lacrime

Il rapporto tra Andrea Pirlo e la Champions League è un connubio, lungo 108 partite, perfettamente bilanciato di gioie e lacrime. Quelle versate per esempio dopo la finale di Berlino persa contro il Barcellona nel 2015, l’ultima partita disputata con la maglia della Juventus. La stessa Juve invece battuta nella finale 2003 con il Milan, ai calci di rigore. Mortificante e celebre la delusione del 2005 ad Istanbul: i rossoneri in vantaggio 3-0 si fecero rimontare e alla fine persero contro il Liverpool, proprio ai rigori. Pirlo arrivò ad ammettere di aver pensato di lasciare il calcio dopo quella sconfitta. E invece due anni dopo, nel 2007, la rivincita ad Atene: Reds questa volta battuti per 2-1 e Coppa dalle grandi orecchie alzata al cielo.

La Juve vince la Champions? L’ossessione e i segnali

L’ossessione Champions in casa Juventus porta all’interrogativo solito: sarà questo l’anno buono? La storia recente insegna che gli allenatori esordienti, vedi Guardiola, Di Matteo, Zidane sono riusciti nell’impresa di trionfare alla loro prima esperienza in Europa. Ci sono poi le correlazione spurie a strizzare l’occhio ai bianconeri ed alla loro guida tecnica: proprio come l’Inter del Triplete nel 2010 i bianconeri hanno trovato nel girone Barcellona e Dinamo Kiev. Di mezzo la consapevolezza, quella che «la Juve gioca in tutte le competizioni per vincere poi se riusciremo a fare meglio delle altre, bene. Altrimenti proveremo a farlo fino alla fine». Per riuscirci a distanza di 24 anni, che sono troppi.

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