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Juventus, riuscirai a sfatare il tabù Inghilterra?

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Mercoledì si avvicina, torna la Champions League. La Juventus con le squadre inglesi ha un trend decisamente negativo. Riuscirà ad invertirlo?

Quando a Nyon, l’11 Dicembre, nelle urne la Juventus ha pescato il Tottenham di Mauricio Pochettino, il primo pensiero del tifoso bianconero è stato: poteva andare meglio, ma anche peggio.

Questo è il primo confronto ufficiale tra le due squadre, che si sono affrontate due volte prima di questo accoppiamento: la prima nel 2016 durante l’International Champions Cup, la seconda nell’ultima gara della pre-season della scorsa estate, ottenendo una vittoria per parte.

Il Tottenham ha dimostrato a Torino durante l’andata, ma complessivamente nelle ultime due stagioni, di essere una squadra ostica, spietata, giovane e matura allo stesso tempo, in grado di mettere in difficoltà chiunque, sopratutto nel tempio del calcio inglese, nel quale la Juventus non ha mai giocato una gara ufficiale: Wembley.

Storicamente la Juventus contro le squadre d’oltremanica ha sempre faticato, sopratutto tra gli anni ’70 e ’80 contro i vari Arsenal, Leeds e Wolverhampton . Nel decennio successivo, invece, è il Manchester United, senza dubbio, l’avversario inglese per eccellenza dei bianconeri ,con numerose sfide in Champions League che, però, sorridono ai bianconeri che raggiungono tre finali consecutive tra il 1996 e il 1998.

Nel nuovo millennio, con Fabio Capello in panchina, la Juventus esce dalla Champions League per due stagioni di fila per mano di squadre inglesi, rispettivamente contro Liverpool e Arsenal. Nell’era post-calciopoli, invece, è il turno del Chelsea. Il ritorno in Europa dei bianconeri coincide, dunque, con l’eliminazione per mano dei Blues. Peggio va nella stagione 2010-2011, quando il Fulham, a Craven Cottage, batte la Juventus di Del Neri per 4-1. Con Antonio Conte, invece, la musica cambia e il Chelsea viene sconfitto 3-0 a Torino e bloccato a Stamford Bridge per 2-2, nei gironi.

La gara di mercoledì sarà diretta dal polacco Marciniak , sarà decisiva e il Tottenham ha tutte le carte in regola per fare un’altra grande partita come all’andata, ma al tempo stesso sappiamo quanto la Juventus in gare come queste sappia esaltarsi, caricarsi e trovare soluzioni ed energie nascoste.

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