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Juventus-Sporting: Bernardeschi ritrova Piccini dal suo passato

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Juventus- Sporting Lisbona è anche occasione di ritrovo per Federico Bernardeschi e Cristiano Piccini, che milita nei portoghesi. I due sono cresciuti insieme nelle giovanili

«Bernardeschi era talmente forte che il presidente lo faceva dormire a casa sua». Parola di Ilario Saturni talent scout viola, intercettato da Tuttosport. Il punto in comune fra il neo numero 33 bianconero e Cristiano Piccini, italiano, sconosciuto ai più, ma terzino dello Sporting Lisbona è proprio lui. Saturni infatti scovò sia Bernardeschi che Piccini. Ma la differenza fra i due, nonostante l’appuntamento di lusso in Champions viene subito rimarcata.

«Piccini mi ha stupito se devo essere sincero. E’ un inno al lavoro, al non mollare mai. Cristiano giocava esterno alto da bambino, però non aveva il talento di Federico. Un aneddoto? Il dottor Leandro Leonardi mi diceva: “parli sempre bene di Piccini però tutte le volte che calcia colpisce i cartelloni pubblicitari». Dalla Fiorentina però la sua carriera è sbocciata a Livorno (titolare il A nel 2013-14) e soprattutto oltre i Pirenei, in Spagna dove ha trovato continuità in tre stagioni al Betis Siviglia. In estate la chiamata dello Sporting.

Bernardeschi, due anni più piccolo dell’ex compagno viola (lui classe ’94, Piccini classe ’92) è invece di tutt’altra “razza”. «Era di Carrara e tutte le volte per venire alla partita doveva prendere il treno. Il presidente diceva che siccome decideva le partite non si poteva correre il rischio che non ce lo portassero. Quindi lo faceva dormire a volte il sabato a casa sua a Firenze». Ora Juventus-Sporting, che è anche Bernardeschi contro Piccini. Nel segno viola.

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