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La Juve è un cantiere aperto ma con tre punti in più in Champions
La Juventus soffre, ma vince contro lo Sporting Lisbona una partita di cruciale importanza. Per qualificarsi con meno affanni e proseguire nei lavori in corso
Soffrendo, lottando, sbuffando, con il brivido finale, così la Juventus batte di misura e in rimonta un insidioso e coriaceo Sporting Lisbona, conquistando tre punti fondamentali per la rincorsa alla qualificazione. La gara di ritorno, forse, sarà un pizzico meno complicata, visto che i portoghesi dovranno gioco forza interpretare un altro tipo di partita, ma se i bianconeri dovessero uscire dall’Alvalade con un risultato positivo, forse, finalmente, per un anno, potrebbero soffrire meno del solito per passare il girone. Poi a marzo inizierà la Champions vera, quella del vincere o morire, quella che eccita giocatori e tifosi. In quel momento, si vedrà la vera Juventus, si capirà se sarà una squadra capace, anche quest’anno, di giocarsi le sue chance per arrivare tra le prime quattro d’Europa.
A oggi, il cantiere rimane aperto, con lacune in tutti i reparti. Sturaro si applica e può crescere, ma la fascia destra è chiaramente un punto debole, che non sarà certo colmato dall’inserimento in lista di Lichtsteiner; l’inossidabile Chiellini necessita di un compagno fisso e si spera possa esserlo Howedes, una volta risolti i problemi fisici; a centrocampo dovrà esserci una crescita progressiva di tutti gli elementi, ma l’affidabilità di Matuidi e i bagliori di classe di Bentancur possono far ben sperare; davanti sarà determinante la crescita di Douglas Costa e Bernardeschi, con quest’ultimo che potrebbe anche essere trasformato da Allegri nel corso dell’inverno, abbandonando la fascia per diventare una mezzala di grande livello, in grado, con la sua progressione, di spaccare le partite che si giocheranno con più spazi a disposizione. Tutto questo, però, è il futuro, possibilmente fra tre punti, da conquistare fra due settimane al José Alvalade di Lisbona.
Paolo Oggioni