Juventus U23
Juventus U23 in crisi di risultati sul campo, il progetto è ancora in linea
La classifica della Juventus U23 non sorride ma il bicchiere resta mezzo pieno: piena fiducia del club sulla crescita dei suoi giovani
Nessuno la scorsa estate ha immaginato la strada in discesa per la Juventus U23. Quantomeno dalle parti della Continassa, dove non ci si è fatti trovare impreparati di fronte alla possibilità di allestire una seconda squadra da far misurare nel campionato di Serie C. Alle futili critiche – le solite polemiche all’italiana, spesso prive di fondamenta – la Vecchia Signora ha risposto sposando in silenzio un progetto ritenuto da tempo fondamentale per la crescita dei giovani nel calcio italiano. E, seppur in pochi giorni, ha preparato in casa la formazione Under 23.
Chiaro il progetto bianconero, che ha scelto di affidare la squadra a Mauro Zironelli, tra gli allenatori emergenti della categoria nella passata stagione. L’organico è stato formato da tutti i ragazzi provenienti dalla Primavera, e da qualcuno che la scorsa stagione ha già respirato l’aria della Serie C al primo anno di prestito, pur avendo giocato poco. Ragazzi, dunque, privi di esperienza tra i professionisti, o con poche presenze nella categoria, quasi tutti non a caso lontani dal ventitreesimo anno di età. Due gli innesti dall’estero interessanti in prospettiva, Tourè e Mavididi, entrambi classe 1998. Significativa, poi, la scelta dei fuoriquota: Nocchi, Alcibiade, Emmanuello e l’ultimo arrivato Del Prete, tutti cresciuti nel vivaio bianconero, e pionieri di una leva calcistica che negli anni futuri avrà un naturale cambio generazionale. A conti fatti, insomma, solo l’inizio di un percorso pluriennale che potrà dare enormi soddisfazioni se avrà il tempo di rinsaldare le basi iniziali.
Crisi di risultati: il progetto è ancora in linea
Oggi, inutile nasconderlo, vedere il nome della Vecchia Signora inghiottito nelle zone medio basse della classifica di Serie C fa una certa impressione. Così come la tendenza negativa degli ultimi risultati (condizionati da diversi errori di gioventù) potrebbero spingere a vedere il bicchiere mezzo vuoto. Poi, però, il senso di responsabilità e il grande attaccamento del club al progetto delle seconde squadre finiscono per prevalere sulla scena, e si ritorna a ragionare su quanto la Juventus sia stata lungimirante ad anticipare la concorrenza anche in questa occasione.
Che Madama creda fermamente sulla crescita dei suoi giovani attraverso la seconda squadra lo ha espresso in più occasioni – non ultima ai diretti interessati qualche settimana fa a Vinovo – anche il presidente Andrea Agnelli. Le difficoltà della squadra nei primi mesi di ambientamento nella categoria erano messe in conto, ma anche l’atteggiamento con cui si affronta il momento difficile sarà elemento di analisi per le valutazioni future. In parallelo, la società si muoverà a gennaio per restituire alla rosa l’equilibrio perduto in qualche reparto a causa di infortuni di lunga degenza, come quelli di Parodi in difesa o Fernandes a centrocampo, mentre capitan Alcibiade dovrebbe rientrare tra poco più di un mese. Al vaglio di Federico Cherubini, direttore sportivo della seconda squadra, diversi prospetti interessanti ma nessuna intenzione di snaturare l’essenza del progetto. Si andrà avanti con questi giovani, che grazie all’esperienza sul campo potranno presto far cambiare rotta alla stagione.
Scorri la gallery per conoscere meglio i ragazzi della Juventus U23
Mattia Del Favero (1998) – Archiviato un infortunio alla spalla, l’estremo difensore lo scorso anno ha collezionato in Primavera dodici presenze tra campionato, Final Four Scudetto e Youth League.
Timothy Nocchi (1990) – E’ uno dei fuoriquota a disposizione di Zironelli. In questi anni con la valigia in mano tra Serie C e cadetteria, la scorsa stagione otto presenze in Serie B con la maglia del Perugia.
Alessandro Busti (2000) – Dopo aver fatto la trafila giovanile della Juve qualche convocazione in seconda squadra da terzo portiere.
Giulio Parodi (1997) – Doveva essere tra le colonne portanti della squadra dopo la buona stagione passata con la maglia del Pordedone (trenta presenze tra campionato e Coppa Italia). La frattura al legamento crociato lo ha messo out alla prima giornata.
Raffaele Alcibiade (1990) – Il capitano del gruppo, dopo aver saltato per squalifica le prime tre partite, si è dovuto fermare dopo sole tre gare giocate a causa della rottura della fibra muscolare negli adduttori. Rientrerà a gennaio.
Gianmaria Zanandrea (1999) – La scorsa stagione tra i capitaldi della Juve Primavera. Solo una presenza in Coppa Italia col Cuneo, poi una serie di forfait per noie muscolari e qualche panchina.
Mattias Andersson (1998) – La scorsa stagione otto presenze nella seconda divisione olandese con la maglia del Den Bosch: scorci nella ripresa, solo una volta in campo per tutti i novanta minuti.
Luca Coccolo (1998) – Solo sei l’anno scorso in Serie B a Perugia nella prima parte della stagione. Dunque tredici presenze in Serie C con la maglia del Prato, retrocesso in Serie D.
Claudio Zappa (1998) – E’ tra quelli che ha più esperienza nella categoria avendo collezionato l’anno scorso venticinque presenze tra campionato e Coppa Italia con la maglia del Pistoiese.
Lorenzo Del Prete (1986) – La sua esperienza alza inevitabilmente anche la media d’età del gruppo: è arrivato dopo l’emergenza in difesa tra infortuni e convocati in Nazionale. Ha rispolverato la sua vecchia maglia bianconera ma non ha fatto la preparazione atletica come tutti gli altri.
Gabriele Morelli (1996) – E’ uno dei due all’ultima stagione sotto il tetto dei ventitrè anni. La scorsa stagione è stato tra i protagonisti della vittoria del campionato di Serie C con il Livorno: quasi 1700 minuti di gioco.
Cendrim Kameraj (1999) – L’anno scorso in campo con la Juve Primavera nella prima parte della stagione, poi non più convocato. Quest’anno solo un minuto sul finale della gara di Coppa Italia col Cuneo.
Simone Emmanuello (1994) – Torna in bianconero dopo un trascorso promettente nel settore giovanile. L’anno scorso nel Perugia in Serie B: tre gare da titolare, dieci da subentrato.
Idrissa Toure (1998) – La Juventus lo ha pescato dopo un’attesa attività di scouting in Germania. La scorsa stagione ha giocato nella seconda squadra del Werder Brema, in terza serie.
Leandro Fernandes (1999) – Da gennaio della scorsa stagione nella Juve Primavera, l’infortunio al legamento crociato nella prima gara di quest’anno con l’Alessandria. Doveva essere lui il faro del centrocampo.
Simone Muratore (1998) – Bloccato più volte dagli infortuni, quest’anno ha ritrovato finalmente il campo con continuità, Zironelli lo ha schierato in diverse zone del campo tra centrocampo e difesa.
Alessandro Di Pardo (1999) – Anche lui arriva da una stagione con la maglia della Juve Primavera.
Grigoris Kastanos (1998) – La carta d’identità inganna: è tra i giocatori di maggiore esperienza avendo militato pure nelle categorie superiori. Un problema di pubalgia l’anno scorso ne ha limitato il rendimento.