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Juventus U23, la finale ti fa bella: una ‘prima volta’ per tanti giovani bianconeri

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Juventus U23: la finale di Coppa Italia Serie C contro la Ternana sarà una ‘prima volta’ per tanti giovani bianconeri

Il Consiglio Federale ha emesso uno dei verdetti più sperati in casa Juventus: sì alla finale di Coppa Italia Serie C per l’Under 23. I tre mesi di stop avevano portato con sé una ventata di pessimismo e negatività circa la disputa della tanto attesa finalissima contro la Ternana. L’emergenza Coronavirus sembrava aver minato qualche certezza sulla ripresa in Lega Pro, gettando al vento quegli sforzi e quei sacrifici che necessitavano di un appagamento emotivo.

Così non è stato. Il 27 giugno andrà in scena la sfida tra Juventus U23 e Ternana in campo neutro, con lo stadio ‘Dino Manuzzi’ di Cesena candidato a diventare la cornice dell’ultimo atto del torneo. L’esperienza delle Fere al cospetto dell’imprevedibilità e del talento cristallino della squadra di Fabio Pecchia: una ‘prima volta’ per tanti giovani bianconeri, che mai prima d’ora avevano assaggiato il clima infuocato di una finale.

Juventus U23-Ternana: l’esperienza di chi ha già giocato una finale

Serviranno, dunque, l’esperienza e le motivazioni di chi sa cosa voglia dire scendere in campo con un trofeo in palio. A partire dal tecnico Fabio Pecchia, che nella sua carriera da calciatore ha vinto due finali: quella di Supercoppa italiana nel 1997 con la Juve e quella di Coppa Italia Serie C con il Foggia nel 2007, oltre ad un campionato nel 1997/1998 sempre coi bianconeri. È sfuggito, però, il primo trofeo da allenatore nel 2002/2003, quando era alla guida del Latina. Dopo la vittoria all’andata contro il Viareggio, Pecchia venne esonerato, non riuscendo a sollevare così la Coppa Italia insieme ai suoi ragazzi dopo il match di ritorno.

Quel che serve per motivare il gruppo può offrirlo anche il capitano Raffaele Alcibiade. Durante la sua esperienza nella Primavera della Juventus, il difensore ha disputato due finali, entrambe vinte, al Torneo di Viareggio. Nel 2009, con il successo per 4-1 contro la Sampdoria, e nel 2010, con il 4-2 rifilato all’Empoli. Nel 2019, invece, Gianluca Frabotta e il suo Pordenone hanno trionfato in Supercoppa Serie C, superando nel triangolare finale la Virtus Entella (0-0) e la Juve Stabia (3-0).

Stagione entusiasmante, nel 2015/2016, per la Juve Primavera di Fabio Grosso, arrivata in fondo a tutte le competizioni. Di quella rosa facevano parte Luca Coccolo, Giulio Parodi, Gianmaria Zanandrea, Pietro Beruatto e Simone Muratore: il 3-2 in finale contro il Palermo ha sancito la medaglia d’oro al Torneo di Viareggio, ma è stato l’unico primo posto dell’annata. In Coppa Italia, è stata l’Inter ad avere la meglio nel doppio confronto finale (1-0 a Torino e 2-1 a Milano), così come l’argento in campionato dove a prevalere nell’ultimo atto è stata la Roma, riuscita ad imporsi per 8-7 ai calci di rigore dopo l’1-1 dei tempi regolamentari. Piccola curiosità su Parodi: nella sua bacheca è presente anche una Supercoppa Italiana, vinta con Antonio Conte in quell’anno. Perché? Semplice. Era in panchina nella finalissima di Shangai vinta per 2-0 contro la Lazio.

Il 2017 è stato un anno ricco di soddisfazioni per Wesley che, con il suo Brasile, è stato in grado di laurearsi vincitore del Campionato Sudamericano Under 17. Nazionale tanto cara anche ad Alejandro Marques: il bomber scuola Barcellona, infatti, è salito sul tetto d’Europa con la Spagna nel 2019, in virtù del 2-0 in finale contro il Portogallo per la conquista del campionato europeo. Il suo marchio di fabbrica, il gol, lo ha portato a trionfare anche in Youth League, il prestigioso torneo dedicato agli Under 19 equivalente alla Champions League dei grandi. 2017/2018, 3-0 al Chelsea e Barcellona campione d’Europa. Marques non è stato però l’unico profeta in patria, perché anche Idrissa Touré ha esposto in bacheca un titolo, precisamente la Bundesliga Nord/Nord-Est vinta con il Lipsia U19 nel 2014/2015. La Juventus U23 si aggrappa ai suoi giovani vincitori, con il forte desiderio di trasferire la mentalità giusta all’intero gruppo per scrivere una pagina di storia in Italia.

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