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Le stelle della Juventus U23: secondo migliore attacco e mentalità vincente

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Ranocchia, Felix Correia e Rafia regalano altri tre punti a mister Zauli. Che non nasconde le ambizioni: «Vogliamo vincere tutte le partite»

(inviato ad Alessandria) Al termine del quattordicesimo turno di Serie C, alla terza stagione di vita, i numeri dicono che la Juventus U23 è ormai una realtà più che consolidata nella categoria. Tanto che la presenza in campo di elementi fuoriquota – certamente importanti nel corso della settimana per trasmettere la loro esperienza ai giovani – pare non essere più un fattore determinante sul rendimento della squadra durante le partite. I giovani bianconeri non solo abbattono il muro della Pro Patria – che aveva la migliore difesa del campionato – ma si mettono anche sulla scia del Renate (a quota 24) con il secondo migliore attacco del torneo (insieme all’Alessandria) salendo a quota 22 reti.

MENTALITA’. «Vogliamo vincere tutte le partite, ci piace essere su – ammette mister Zauli -. Siamo la Juventus, è un progetto nuovo ma giochiamo tutte le partite con determinazione per stare tra le prime. I campionati si giocano negli ultimi 2-3 mesi ma in questo periodo si costruisce per cosa si vuole lottare e come si potrà lottare. Questo è un gruppo che ci crede ma il campionato finirà in primavera. La squadra crede in quello che fa e mette qualità in qualche giocata che fa la differenza».

PROTAGONISTI. Doveroso accendere i riflettori anche sui singoli. Perché la rete di Ranocchia meriterebbe la copertina del week end se non fosse per la straordinaria azione che porta alla seconda rete del match con Felix Correia: partita dai piedi di Delli Carri, innescata da Fagioli, accompagnata di sponda da Petrelli, lavorata con precisione da Rafia e conclusa in triangolazione dall’ex esterno del Manchester City che si conferma tra i colpi a effetto più promettenti del calciomercato Juve della scorsa estate.

esultanza rafia juventus u23VALORI. Su Rafia, autore della terza rete su calcio di rigore (con evidente partecipazione del portiere avversario), bisogna poi aprire un capitolo a parte. Perché il nazionale tunisino quest’anno è il vero uomo in più della Seconda Squadra bianconera, anche grazie a uno splendido lavoro dell’allenatore. «È un giocatore forte, quando sono arrivato l’ho messo al centro di tutto. Scherzando gli ho detto: “Seguimi, io da calciatore facevo il tuo ruolo e mi hanno insegnato ad allenare i difetti”racconta Lamberto Zauli -. Tecnicamente è valido di suo, io non gli ho insegnato niente, mi piace trasmettergli i valori». E di valori, questa squadra, ne sta mettendo in mostra tanti di partita in partita.

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