Juventus Women

Juventus Women, scouting e sostenibilità per l’estate: gli obiettivi del calciomercato di Braghin

Pubblicato

su

Juventus Women, scouting e sostenibilità per l’estate: gli obiettivi del nuovo calciomercato di Braghin che allontana i colpi di teatro

Una Juventus Women sostenibile si costruisce evidentemente con un calciomercato sostenibile. Stefano Braghin ha recentemente dettato una linea tanto precisa quanto terrena che sarà attuale anche tra qualche mese: «Con l’avvento del professionismo i costi sono aumentati, il che comporta la necessità di operare sul mercato in modo sostenibile». Per l’estate non tira aria da colpi teatro in casa bianconera, o comunque non robe vanagloriose. Gli spifferi, che volevano una super top player prossima al trasferimento a Torino, vanno per ora, se non buttati, chiusi in un cassetto.

NO COLPI DI TEATRO – Sapete quanto guadagnano Mead, Miedema e Harder? La risposta è troppo per le casse della Juve, almeno in questo periodo storico. Folle anche solo tentare di avvicinarsi, sembra, e bisogna prenderne atto soprattutto per non illudere i tifosi. Anche puntare un gradino sotto oggi pare complicato: per intenderci la Juve non avrebbe mai fatto Losada, che alla Roma è costata tanto. Il club giallorosso ha un budget superiore per il mercato femminile, lo ha attestato anche l’ultima sessione invernale. Questo non significa che a Torino non possano arrivare grandi nomi: le strade percorribili sono quelle che portano a giocatrici alla PPM o alla Gunnarsdottir. Campionesse in apparente stato di declino o reduci da periodi ‘no’ che abbiano voglia e bisogno di rilanciarsi, quelle così la Juve le aspetta a braccia aperte.

E ALLORA CHI – Il nuovo, ma neanche così tanto, orizzonte conduce a giovani (a volte giovanissimi) prospetti esteri da far maturare nel club prima che arrivino i top spenders, quelli con cui la Juve ambisce a fare la guerra sul campo ma non si sogna di farla sul mercato. Quindi profili come Grosso e Nilden, che possano avere un’ascesa il più verticale possibile ai fini di una competitività alternativa a basso costo. In questo senso la Juve ha intensificato l’attività di scouting opzionando alcuni talenti esteri in età molto verde. Pensare alla 2003 Belotto o addirittura alla 2008 Orava che è stata testata nell’ultima settimana: la finlandese è piaciuta e potrebbe essere tesserata l’anno prossimo quando avrà 16 anni. Fa sorridere ma anche riflettere. Si lavorerà poi con la consueta dedizione al vivaio e al sistema degli Erasmus: le prossime che potrebbero partire sono Pfattner, Schatzer, Duljan e Forcinella.

IN QUALI RUOLI – Proviamo ad essere più specifici in entrata. È molto presto per fare nomi ma la Juventus Women sta lavorando su tre filoni principali: difensore centrale, playmaker e attaccante. Al netto delle smentite Benedetta Orsi del Sassuolo piace molto: oggi è il suo compleanno e lei, se potesse, si farebbe regalare subito la Juve. Ci sono anche altre squadre interessate trattandosi di un profilo molto ambito e spuntarla non sarà semplice. La necessità in quel ruolo nasce dal fatto che una tra Gama e Sembrant potrebbe decidere di chiudere la carriera. A Vinovo c’è comunque l’intenzione di continuare ad avere uno zoccolo duro italiano: con tante giocatrici a fine corsa qualche nuova azzurra va presa. Anche per questo è stata bloccata Cafferata, esterno, che arriverà a zero dopo aver concluso la stagione alla Fiorentina. Per quanto riguarda il centrocampo Montemurro ha chiesto espressamente una giocatrice che fluidifichi il gioco e qui il profilo potrebbe essere abbastanza ‘alto’. Insomma non basterà la Bellucci che Braghin ha tentato invano di riportare a Torino in gennaio. Infine un’attaccante per completare il reparto in attesa di capire cosa ne sarà di Bonfantini che ad oggi non ha convinto più per questioni attitudinali che tecniche. Molto potrebbe dipendere alla fine anche da qualche uscita un po’ più dolorosa del solito. La Juve è a fine ciclo e per questo si sta rinnovando, in modo appunto sostenbile.

Exit mobile version