Dove può arrivare la Juventus Women che sogna l'Australia (Torino)
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Dove può arrivare la Juventus Women che sogna Torino (Australia)

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Dove può arrivare la Juventus Women che 5 anni fa non esisteva neanche e dopo l’impresa col Lione sogna Torino (Australia)

Dove, chissà dove. Joseph Adrian Montemurro scruta l’orizzonte all’indomani dell’andata dei quarti di Champions League: la sua Juventus ha battuto il Lione (lo rileggiamo un paio di volte perché suona strano) ed ora può solo guardare più in là perché glielo impone la sua natura e quella del proprio club. 5 anni fa la Juventus Women non esisteva neanche, ieri ha giustiziato la squadra più titolata d’Europa: l’ha fatto sull’onda lunga di un percorso che ha visto le bianconere superare il gruppo A, il “girone di ferro”, contro ogni pronostico. Per maggiori informazioni chiedere al Chelsea o forse è meglio di no. Tutto incredibilmente straordinario.

Non è insomma un caso, anche se la fortuna – non è vergogna ammetterlo – in queste partite è necessaria sempre. Necessario era anche un piano partita efficace, cinico, pragmatico, come quello studiato dal suo tecnico che ha aspettato, sofferto e poi è andato a fare gol che come ricorda Braghin «è l’obiettivo di questo sport». Quanto si era arrabbiato il dirigente bianconero dopo il ritorno dei sedicesimi dello scorso anno! Quando, sempre contro il Lione, la Juve di Guarino (onore anche a lei) aveva praticamente rinunciato alla fase offensiva per evitare imbarcate. Si sono fatte tante parole ed è giusto farne ancora su bontà, lungimiranza e spavalderia di un progetto che ha bruciato le tappe scalando le gerarchie del calcio europeo in fretta e furia. Agnelli se lo immaginava esattamente così tra l’altro.

Che poi, attenzione, la Juve non è più forte del Lione (bravo a non lamentarsi per un paio di episodi arbitrali controversi). Ieri è parso evidente: fino all’espulsione le francesi hanno dominato in lungo e largo. Ma coraggio, fame, spensieratezza, incoscienza forse, sono doti che in questo gioco spesso determinano il risultato e quindi vanno messe nel conto. Ma ci stiamo perdendo: dove può arrivare la Juventus Women? Joseph Adrian Montemurro scruta l’orizzonte e pensa alla sua Australia: «Se arrivo in finale smetto col calcio e me ne torno lì, in spiaggia».

Poi rettifica più serio: «Abbiamo iniziato questo torneo dal punto zero, non sapendo dove eravamo e dove potevamo arrivare. Noi pensiamo partita per partita, so che lo dicono tutti ma è cosi». È per questo che nel discorsetto in campo dopo i festeggiamenti ha chiesto «energia da mettere sull’Inter». Per dovere di ricostruzione se Gama e compagne raddoppiano l’impresa se la vedranno in semifinale contro una tra Bayern e PSG. La verità è che la Juve di ieri può giocarsela un po’ con tutti: sognare è gratis, la finale invece è a Torino. Fa sorridere ma anche pensare. All’Australia che si staglia all’orizzonte.

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