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La Juventus Women stecca subito: Champions svanita, non i problemi. Montemurro ora cambi

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La Juventus Women stecca subito: Champions svanita, non i soliti problemi. Ma Montemurro è fino al 2026 e deve cambiare

Che mazzata. Forte e sui denti. La Juventus Women stecca la prima vera partita (la seconda ufficiale) che era anche la più importante della stagione. Un impegnativo – non trascendentale – Mini Tournament, dalla precocità discutibile e spietata, taglia le gambe delle bianconere che oggi avevano bisogno di tutto meno che di questo. Entusiasmo e positività di una pre season iniziata coscientemente tardi svaniscono sulle facce distrutte del solito, e ormai onestamente un po’ triste, cerchio post partita. Un rituale che poteva essere dismesso, anche solo per scaramanzia, perché non sembra servire. Il rilancio frettoloso di Montemurro è quello di andare a vincere scudetto, Coppa Italia e Supercoppa: è il suo tentativo di rianimare subito uno spogliatoio a rischio crisi depressiva. Ma ad oggi mancano i presupposti che, d’ora in avanti, andranno costruiti nel quotidiano. L’eliminazione al primo turno preliminare della Champions non è in sé qualcosa di clamoroso, anzi era pure stato preventivato nelle dichiarazioni e nell’interpretazione del mercato. Mancherà, quello sì, almeno mezzo milione di euro nelle casse di un progetto che ricerca sostenibilità e competitività in un gioco di equilibri precari.

L’Eintracht ha legittimato il passaggio di un turno deciso ai rigori dall’errore di Nystrom, che quest’anno dovrà diventare la punta titolare della Juventus Women. JM ha rinunciato alle nuove, eccezion fatta per Cascarino, che tanto ha chiesto e alla fine ha ottenuto. Questa Gunnarsdottir playmaker e in campo per quasi 120 minuti è una scelta singolare, così come la gestione dei cambi che non funzionano da un anno. Crescono le perplessità sulla tenuta di Girelli e Bonansea, da cui forse è ingiusto aspettarsi l’ennesimo risorgimento, lecito invece qualcosa di più. Garbino e Thomas profumeranno ancora di imballaggio ma sul finale avrebbero potuto avere spazio. Ne avranno sicuramente meno, ora, senza una competizione e con una rosa XXL che andrà gestita meglio dell’anno scorso sotto ogni punto di vista. Salvai – che si è laureata mentre le compagne giocavano la Champions – ha dato forfait per problemi di lombalgia… Sarebbe servita parecchio.

Questo e altro si può annotare sulla partita: non è tempo di processi sommari e bocciature pretestuose su progetto e mercato che andranno valutati tra mesi. Una squadra lunga e dipendente dagli umori di Beerensteyn è quello che la Juve deve smettere di essere al più presto. Ora c’è davvero da mettere la prima e ricominciare a guidare: Joe Montemurro è l’autista designato fino al 2026 nonostante la perplessità di qualche passeggero. La sua conferma futura era totalmente indipendente dall’esito di questa partita, ha la piena fiducia del club. Deve però ritrovare la retta via per non finire come ha chiuso con l’Arsenal: spogliatoio spaccato e senatrici contro, così raccontano a Londra. Pure le inglesi sono uscite dalla Champions: notizia ben più scioccante alla luce di organico e investimenti. Joe ha il sostegno della società e una stagione lunga davanti per ritrovare se stesso e la Juve. Ci sono Cantore, le nuove e le sue idee di calcio da cui ripartire con fame e senza paura. L’entusiasmo sarà una conseguenza e non una premessa.

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