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Dentro il momento della Juventus Women: perdere tre anni dopo

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Dentro il momento della Juventus Women: perdere tre anni dopo. Non si può vincere sempre ma non si esce mai sconfitti per caso

Non si può vincere sempre ma non si esce mai sconfitti per caso: declassare il ko di Empoli a fatalistico incidente di percorso sarebbe superficiale. La Juventus Women perde la sua prima partita dopo 54 risultati utili consecutivi (l’ultimo ko risale a marzo 2019, circa una vita fa contro il Sassuolo) e interrompe così una striscia positiva iniziata sotto la gestione Guarino e proseguita speditamente sotto quella Montemurro. I drammi stanno a zero perché siamo di fronte a una squadra che ha scritto una pagina di storia del calcio inedita e forse irripetibile, ma i segnali delle ultime settimane (mesi?) avevano lasciato intendere che qualcosa stesse scricchiolando.

La Juventus Women è molto stanca. Lo è perché ha disputato 31 partite ufficiali da agosto, mentre in tutta la passata stagione ne aveva giocate appena 30: “pagato” in tal senso il lunghissimo percorso europeo delle bianconere. La Roma, prima inseguitrice (-3) in Serie A, ne ha disputate sin qui 20. La Juve è poi una squadra interamente composta da giocatrici che militano nelle rispettive nazionali e quindi ulteriormente affaticate da viaggi e impegni internazionali. Lo stesso ko con l’Empoli è arrivato in coda a una sosta intensa che ha visto tantissime bianconere tornare a ridosso del match.

Montemurro ha provato sin qui a gestire la situazione con un turnover quasi scientifico che ha permesso alla squadra di frazionare le forze sino a Natale. Si è messo poi di mezzo il Covid che ha colpito in maniera massiccia la Juve a cavallo tra 2021 e 2022 rendendo complicatissima la sosta ed eroica la conquista della Supercoppa. L’organico della Juve non ha eguali in Italia per qualità e varietà ma è comunque mediamente affaticato a livello fisico e mentale. I precetti di Montemurro, tanto nitidi tra ottobre e novembre, sono diventati reminiscenze appannate. Di conseguenza le prestazioni opache con Fiorentina, Inter (l’andata dei quarti di Coppa) e Verona, sino alla sconfitta in Toscana danno adito a qualche preoccupazione.

Il distacco dalla Roma si è assottigliato in poche settimane da 8 a 3 punti: lo scontro diretto di sabato prossimo diventa automaticamente un crocevia per la stagione di Sara Gama e compagne. La Juve si è sempre compattata nelle difficoltà e in questo momento è chiamata a una prova di forza che possa frustrare le velleità di rimonta delle giallorosse, senza scordare Sassuolo e Milan. Una settimana piena di lavoro – autentica rarità di questi tempi – potrà aiutare le bianconere a preparare al meglio la partita, ottimizzare le energie e superare il piccolo choc di Empoli. La vittoria darebbe nuova linfa ed entusiasmo in vista del rush finale di una stagione sinora esaltante. E, perché no, inaugurare una nuova lunghissima striscia di successi.

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