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Juventus Women, ecco Garbino: in tempo per Halloween, non per la Champions. Ma come brilla…

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Nella prima a Biella la Juventus Women scopre il talento di Maëlle Garbino, forse in ritardo. La francese brilla nel nuovo modulo

Per ammirare le giocate di Maëlle Garbino con la Juventus Women abbiamo dovuto aspettare fino al 1 di ottobre. Siamo ancora in tempo per Halloween, non per la Champions che è svanita quasi un mese fa. Mentre le altre (e pure Montemurro) erano impegnate col Mondiale, lei si allenava con l’app e un personal trainer in Francia. Forse era la più pronta di tutte, ma si è reputato ci volesse tempo e la tribuna col Pomigliano per integrarla nei meccanismi di gioco. Sono scelte, magari opportune, e vanno rispettate. Maëlle è arrivata in estate dal Bordeaux a parametro zero, come Palis che però è stata lanciata senza indugi. Nell’ultima stagione ha fatto 12 gol in un campionato competitivo giocando molto vicina alla porta, lì deve stare per rendere al meglio. Prestazione con la Sampdoria top class: la pennellata che ha sbloccato la partita e il ricamo col tacco che l’ha rimessa a posto hanno strappato applausi e brusii di ammirazione dagli spalti. Anche di chi non aveva mai visto una partita di calcio femminile e ha preferito i suoi acuti ai bassi del dj set pre match.

La prova di Garbino è stata più che convincente, tutta. Il 4-2-3-1 vero e non presunto che JM ha studiato in quesa sosta esalta le qualità della classe ’96 che rende effervescente ogni pallone che passa dal suo mancino. «Per me è stata la migliore in campo. Ha una tecnica incredibile, col sinistro fa quello che vuole. Ha un talento…L’assist sul secondo gol è strepitoso. Questo è solo l’inizio, vi farà divertire», ha benedetto e giurato Girelli dopo il fischio finale. Lei è entusiasta di averla vicino perché finalmente ha qualcuno con cui dialogare. Chissà se è entusiasta anche Caruso di fare solo legna in mezzo o Cantore di perdere spazio in cui sgasare. Servirà oliare qualche meccanismo per sdoganare il nuovo modulo, la cui sostenibilità è da verificare con avversari più minacciosi.

Intanto Maelle si è presa la Juve e i riflettori dopo aver conquistato lo spogliatoio. Le compagne ne apprezzano la natura riservata e taciturna, squarciata da improvvisi scatti di simpatia e divertente stravaganza. Nella recente intervista concessa a Dauphiné Libéré ha spiegato come il momento più alto della sua carriera sia stato quello della firma con la Juventus Women. Per lei il trasferimento ha rappresentato una svolta fortemente voluta: per vestirsi di bianconero ha messo da parte proposte economicamente più vantaggiose. A Torino è felice quanto smaniosa di affermarsi alla sua prima esperienza all’estero in un grande club. Sognava la Champions, ora spera di conquistare la Nazionale francese a suon di gol e magie. Può farcela perché Montemurro è stato bravo a capire come e dove farla giocare: non in panchina, non in tribuna… Eh ma la lista straniere.

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