Juventus Women-Lione: la mossa vincente di Vasseur dalla panchina

Juventus Women-Lione: la mossa vincente di Vasseur dalla panchina nel match di Women’s Champions League all’Allianz Stadium

(inviato all’Allianz Stadium) – L’intuizione dalla panchina di Jean-Luc Vasseur è valsa la vittoria per 3-2 all’Allianz Stadium del Lione contro la Juventus Women. La mossa Melvine Malard si è rivelata decisiva nell’economia del risultato, con l’attaccante che ha confermato il suo score contro le bianconere. Anche quest’estate, nell’unico precedente tra le due squadre al Veolia’s Trophy, Malard segnò contro Giuliani nel 3-0 finale. Assist decisivo, poi, per il 3-2 vincente di Kumagai, che sa come rendersi decisiva nelle partite che contano. Aveva già segnato, infatti, nell’ultima finale col Wolfsburg.

Stesso discorso vale per Wendie Renard, già a segno con la Juventus e protagonista del sesto centro stagionale. È lei la miglior marcatrice della squadra francese da difensore. Il 3-2 dell’Allianz Stadium rispolvera alcune statistiche per le ragazze di Vasseur, che da marzo 2019 non subivano due gol in una partita europea.

Juventus Women-Lione: la svolta per Vasseur è arrivata dalla panchina

Ha dovuto cambiare le carte in tavola Vasseur per dare una scossa al suo Lione, apparso lento e prevedibile soprattutto in attacco nella prima ora di gioco. La squadra francese allargava con costanza il gioco sulle fasce, affidandosi soprattutto alle sfuriate offensive a sinistra di Karchaoui. Arrivata in estate dal Montpellier, il terzino classe ’96 ha creato superiorità numerica con i suoi spunti in avanti.

Da rivedere, invece, la prova del duo offensivo Parris-Cascarino. La prima, a quota 5 reti stagionali, non ha saputo perforare il muro eretto da Gama e Sembrant, avendo poche idee in zona offensiva. Lo stesso Cascarino: pochi spunti degni di nota da parte della numero 20, eletta Player of The Match della scorsa finale di Champions League e autrice di 6 assist stagionali.

Non impeccabile, anche, la prova in fase difensiva di Carpenter, anticipata in occasione del momentaneo 1-0 di Hurtig, e di Buchanan, protagonista di un goffo autogol su assist di Bonansea. I cambi di Vasseur hanno risvegliato il Lione anche dalla cintola in sù. Troppo poco per Gunnarsdottir (Iceland’s Women’s Player of the Year in carica) e Majri, autrice di qualche dribbling. Ha dato più freschezza la numero 6, Amandine Henry, mandando un segnale alla Nazionale francese… Lei, simbolo di questo Lione, continua a non essere convocata dalla ct Diacre per alcune frizioni.

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