Juventus Women
Juventus Women, Montemurro cambia cappotto. E il modulo?
JJuventus Women, Montemurro cambia cappotto. E il modulo? Si avvicina il big match con la Fiorentina, ultima chiamata per lo scudetto
Joe Montemurro ha un nuovo cappotto. Quattro giorni fa ha comprato questo impermeabile color cammello che ha sfoggiato in panchina per Juve-Chievo. Shopping terapeutico dopo lo stop col MIlan? Forse, comunque gli sta e gli ha portato bene. Ha anticipato il cambio-armadio nonostante il freddo che resta invernale, magari per provare a switchare un altro tipo di stagione, quella sportiva della Juventus Women.
Tutti hanno sinceramente apprezzato il nuovo look, ma si aspettavano un altro tipo di cambio abito, più tattico. Il 343 gli piace da matti e in questo 2023 lo propone in continuazione. Con grande successo in Coppa Italia e con la Samp, inadeguatamente nel primo tempo col Milan. Rosucci nella linea difensiva a tre lo esalta (esalta molto meno lei), perché gli garantisce aggressività e superiorità in impostazione, quindi in teoria dominio del gioco. Martina è bravissima, non è però Williamson con cui Joe aveva fatto meravigliosamente la stessa cosa all’Arsenal. E poi la Juve in certe partite fa ancora fatica a tenere costantemente il pallino a prescindere, perdendo tra l’altro imprevedibilità e inserimenti delle mezze ali in fase offensiva, filtro e intensità a centrocampo in quella difensiva.
Che insomma, in questa fase apparentemente di rodaggio, non sia il caso di alternare con il vecchio e consolidato 433? «L’intenzione è quella di avere diverse idee di partita e cambiare se hai bisogno di cambiare. Adesso possiamo cambiare quando c’è bisogno, con la Fiorentina valuteremo», ha detto il tecnico australiano alludendo inevitabilmente all’imminente big match di Firenze. Detto che l’allenatore resta lui e un motivo c’è, come ha fatto notare a qualche tifoso un po’ troppo invadente dopo l’ultima gara di Coppa Italia, bisognerà capire se continuerà a battere sulla strada intrapresa o si concederà un compromesso. Spazio per sbagliare non ce n’è visto che con la Viola è l’ultima chiamata scudetto. Al discorso del modulo si lega inevitabilmente quello della sostituta di Lisa Boattin, squalificata. Segnali importanti da Pfattner che però non ha mai giocato una partita così, se no si può spostare Lenzini da quella parte e arrangiarsi diversamente a destra. Lui in queste cose è coraggioso. Studierà qualcosa e ci farà sapere, chissà che cappotto mette.