Juventus Women
Juventus Women e il ‘cauto pessimismo’ verso la Roma: le ultime sulle infortunate
Juventus Women e il ‘cauto pessimismo’ verso la Roma: le ultime sulle infortunate. Senza Garbino può cambiare anche il modulo
Siamo entrati nella settimana di Juventus Women Roma, apriti cielo: l’infermeria di Vinovo è piena. L’emergenza infortuni torna ad attanagliare la Juve alla vigilia della partita più delicata, quella che a novembre potrebbe già dare una prima grandezza vettoriale alla corsa scudetto. I nuovi controlli sulle acciaccate di Via Stupinigi non hanno dato notizie entusiasmanti.
I medici della Francia avevano fondamentalmente capito tutto diversi giorni fa: Peyraud-Magnin ha un trauma distorsivo non grave. Le analisi hanno escluso lesioni ma l’ematoma c’è e difficilmente sarà riassorbito entro domenica. Quanto e se si vorrà forzare è una valutazione che spetta unicamente alla Juve, se no Aprile è pronta. Da Vinovo fanno sapere, con ‘cauto pessimismo‘, che il rischio forfait è molto alto. L’altra francese che non è andata in Nazionale, Maelle Garbino, sta ancora smaltendo la botta che ha preso in allenamento alla coscia destra. La fantasista ex Bordeaux prosegue nel lavoro differenziato senza avere sensazioni troppo positive. Se Maelle dà forfait manca la trequartista titolare nel nuovo e meraviglioso 4-2-3-1: bisognerà capire, nel caso, se sarà preservato quel modulo. L’idea può essere avanzare Caruso ma ha caratteristiche così diverse… Si tornerebbe quasi al 4-3-3 e sarebbe un peccato.
Poi ci sono Cantore e Cafferata, ai box da un po’. La prima ha scoperto che la microlesione al retto femorale è parecchio fastidiosa e continua a lavorare da sola al JTC. Sarà valutata di giorno in giorno ma è complicato immaginarsela titolare contro la Roma che la voleva in estate. Prima dell’infortunio era la giocatrice più in forma della Juventus, la speranza è che al suo rientro possa tornare ad avere lo spazio avuto a inizio campionato. Per Cafferata prosegue il tormento della metatarsalgia all’avanpiede. Quasi sicuramente non sarà neanche in panchina. Fortuna che la rosa, costruita per sostenere l’impegno europeo, è ampia.