Juventus Women

Salvai chiude il cerchio: dalle lacrime dello Stadium all’esaltazione di San Siro

Pubblicato

su

Salvai chiude il cerchio: dalle lacrime dello Stadium all’esaltazione di San Siro. La parabola non casuale del difensore della Juventus Women

Cecilia Salvai chiude il suo cerchio, il suo conto con la sfortuna, e si riprende tutto con gli interessi. Perché la vita funziona così e Rita Guarino ieri sera non ha esitato un solo istante a regalarle una maglia da titolare sul palcoscenico più importante, a San Siro contro il Milan, nonostante il difensore della Juventus Women venisse da un infortunio che l’aveva costretta a saltare tutto l’inizio della stagione. «Sono contenta per il ritorno di Cecilia Salvai, sono felice lo abbia fatto dopo l’infortunio grave all’Allianz Stadium. Farlo qui è importante», è stato il lieto fine auspicato. «Cecilia non la si scopre oggi, è una grandissima giocatrice e siamo tutti felici del suo rientro in campo. Quando c’è un gruppo che ti sostiene ti senti ancora più forte», ha chiosato la coach.

Salvai allo Stadium: le lacrime e l’infortunio

Il nastro va riavvolto a quel 24 marzo 2019 quando l’Allianz Stadium, per la prima partita delle Juventus Women (nello scontro diretto per lo scudetto con la Fiorentina), ospitò ben 39.027 tifosi in una giornata storica per il calcio femminile. Una festa per tutti, non per Cecilia Salvai, infortunatasi al ginocchio sinistro e uscita in barella tra le lacrime e gli applausi degli spettatori. I successivi esami evidenziarono una lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Questo non le impedì, comunque, di essere portata in trionfo dalle proprie compagne sotto la curva bianconera al termine del match.

 Salvai a San Siro: la prestazione monstre e il nuovo inizio

Quindi la lunga riabilitazione, il rientro, il nuovo infortunio e poi ieri sera: San Siro. Prestazione clamorosa del difensore bianconero che giganteggia sotto tutti i punti di vista, annullando la compagna di Nazionale Giacinti e conferendo solidità a tutto il reparto, orfano di Sara Gama. Nel post gara la gioia, la liberazione e la festa nello spogliatoio e sui social. «Quando uno sta fuori non è mai bello e non è un periodo facile. Per fortuna non è stato un infortunio gravissimo, andava preso nel giusto modo. Io speravo di recuperare prima ovviamente ma conta star bene, stare al 100%. Sono stata vicina alla squadra ed è stata reciproca la cosa, ci siamo viste e sentite anche se avevamo orari diversi, sono state una forza in più per me», aveva raccontato Cecilia durante la sosta per le Nazionali. Il cerchio si è chiuso ed ora sarà lei ad essere una forza per le compagne.

Exit mobile version