Kalulu si è (quasi) preso la Juve: nella notte di Roma diventa una risorsa decisiva per i bianconeri! Il messaggio a Tudor arriva forte e chiaro con questi numeri da urlo!

Kalulu, difensore della Juve, è un giocatore quasi imprescindibile per i bianconeri: contro la Roma arriva l’ennesima prestazione da incorniciare!

È arrivato come alternativa all’irraggiungibile Riccardo Calafiori, sedotto dalla corte dell’Arsenal. È arrivato tra pochi entusiasmi e tanto scetticismo generale vuoi perché la sua ultima stagione è stata falcidiata da infortuni. Vuoi perché il recente passato al Milan non poteva per forza di cose rappresentare un bel biglietto per tutto l’ambiente Juve. E, invece, quasi otto mesi dopo il suo arrivo Pierre Kalulu sta diventando imprescindibile per i bianconeri. La dimostrazione è arrivata anche ieri contro la Roma. Schierato forzatamente dal 1′, vista l’assenza di Federico Gatti per infortunio, l’apporto dato dal numero 15 bianconero è stato letteralmente decisivo. A dircelo sono i dati che Sofascore ha fornito in merito alla sua prestazione.

Ciò che impressiona del contributo sono i dati relativi all’applicazione difensiva del classe 2000. Se dovessimo tessere le lodi del giocatore transalpino, cominceremmo da quanto accaduto al 24′ del primo tempo della sfida dell’Olimpico. La sua scivolata in area di rigore sulla conclusione a botta sicura di Bryan Cristante è come un gol: il suo unico tiro respinto in tutta la partita è un super intercetto che mantiene intatto lo 0-0 e costruisce le basi per il successivo e momentaneo vantaggio bianconero griffato da Manuel Locatelli. Questo episodio “accende” Kalulu, il quale porta a casa una serie di statistiche di grande rilievo. Quella che fa certamente più scalpore è lo 0 che appare alla voce “dribbling subiti“. Si tratta di un numero perfetto, maturato attraverso queste altre abilità. L’ex difensore del Milan si rende autore di ben 4 tackles, da cui si possono contare 2 falli. Ma non è tutto. Tra duelli avvenuti per le terre e confronti aerei l’eclettico difensore francese si disimpegna in ben 12 occasioni. In 3 circostanze è costretto a svettare, mentre nelle restanti 9 affronta il suo diretto avversario a filo d’erba. Le sue attitudini a colpire il pallone di testa gli permettono di avere la meglio una volta. Meglio gli va nelle sfide a terra. Ne vince 5, anche se c’è il rammarico per non averne vinto una sesta.

Già, perché al 4′ del secondo tempo si concretizza quello che è probabilmente l’unico “neo” della partita di Pierre Kalulu. Il gol del definitivo 1-1 di Eldor Shomurodov nasce da un calcio d’angolo, in cui il transalpino si lascia sfilare troppo facilmente e quasi distrattamente l’attaccante uzbeko. Questo errore è costato due punti pesantissimi alla Juve in chiave qualificazione alla prossima Champions League. In una bagarre serrata come quella che si sta profilando per gli ultimi due posti per l’Europa principale i margini di errore sono ridotti al minimo, visto che il campionato è entrato nella sua fase cruciale. Lo sa bene la Vecchia Signora. Lo sa bene anche Pierre Kalulu, che, però, è tornato a Torino con una consapevolezza al netto di ciò. Non è più un’alternativa da farsi andare bene. Adesso è una risorsa, che può determinare il futuro di Madama.