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Kean Juve: Allegri, Dybala e Chiellini. Confessioni di spogliatoio dell’attaccante

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Kean Juve: Allegri, Dybala e Chiellini. Confessioni di spogliatoio dell’attaccante, tornato a vestire i colori bianconeri

«Sono tornato come se non me ne fossi mai andato». Un teorema semplice, che spiega come Moise Kean, nonostante prima i 1.206 km che separano Torino da Liverpool e poi i 584 da Parigi, alla Juve è sempre rimasto legato. Due anni, tra Everton e Psg, che hanno consegnato maggiore consapevolezza e maturità a livello internazionale all’attaccante classe 2000, tornato all’ombra della Mole per scrivere il primo capitolo dell’era post Cristiano Ronaldo.

Da giovane promessa, sbocciata sotto l’ala protettiva di Massimiliano Allegri, Kean torna con un bagaglio d’esperienza in più. Non più il baby crack dalle belle speranze, cresciuto in Primavera, ma autentico punto di riferimento di un attacco orfano del suo fuoriclasse da 25-30 gol stagionali. Ruolo importante, per il nuovo inserimento di Moise, lo avranno coloro che nel 2018-19 lo hanno ‘coccolato’ all’interno dello spogliatoio.

Giorgio Chiellini

A La Gazzetta dello Sport nell’aprile 2021, Kean fu interrogato sui difensori più forti affrontati in carriera. La scelta ricadde anche su Giorgio Chiellini, apostrofato da questa dedica: «Senza dubbio Van Dijk. E poi Giorgio Chiellini. Lui, per fortuna, l’ho incontrato solo in allenamento. Ho ancora una cicatrice… Giorgio era il saggio del gruppo, mi trattava come un fratello piccolo, mi ha sempre dato consigli, mi diceva come entrare in gruppo, come starci. Consigli che mi hanno aiutato e che porto con me».

Massimiliano Allegri

Stessa intervista, protagonista diverso: Massimiliano Allegri. Il tecnico livornese lo ha schierato ben 13 volte nel 2018/19, con i 6 gol di Kean a ripagare la fiducia del suo allenatore. «È un po’ particolare. A me piaceva molto. Magari scherzando ti stimola a lavorare di più. Lui ti fa una battuta, tu ridi. Poi ci ripensi e capisci che lui, facendoti sorridere, ti ha voluto dire qualcosa di importante, darti un consiglio, un insegnamento. È una bella cosa, mi ha aiutato molto. Senza di lui non sarei cresciuto».

Alvaro Morata

A SoccerBible, invece, Kean svelò un retroscena su Alvaro Morata, suo compagno di reparto adesso nella Juventus: «Nei miei armadi c’è molto streetwear. Molte maglie da calcio, quelle che scambio con altri calciatori. A volte le indosso anche per uscire. La preferita? Direi quella di Morata, che usò nella finale di Champions contro la Juve».

Paulo Dybala

Chi lo ha più stupito dei suoi compagni di squadra? Certamente Paulo Dybala. Questo l’elogio che fece Kean a The Players Tribune sull’argentino: «Quando mi alleno ora, vedo un giocatore come Paulo Dybala e penso, dannazione, questo ragazzo distruggerebbe l’oratorio. Penso sempre ai ragazzi lì – perché è da lì che tutto è cominciato».

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