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Kulusevski a Casa Sky Sport: «Sarà un sogno per me giocare nella Juventus»

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Dejan Kulusevski aspetta di vestire per la prima volta la maglia della Juventus: il centrocampista è ospite di Casa Sky Sport

Dejan Kulusevski aspetta di vestire per la prima volta la maglia della Juventus, dopo l’acquisto concluso a gennaio. Il centrocampista classe 2000, attualmente in forza al Parma, è esploso proprio con la maglia dei ducali, dopo le grandi prestazioni nella Primavera dell’Atalanta.

Alle 19.30 oggi Kulusevski è stato ospite di Casa Sky Sport. In collegamento con lo studio, Kulusevski ha risposto alle domande dei tifosi. JuventusNews24 ha seguito l’evento con aggiornamenti LIVE.


PARMA – «È stato facile ambientarmi, perché si può lavorare tranquillamente in quel gruppo. I miei compagni mi aiutano in tutto, poi lo staff e il mister mi hanno fatto capire che fin da subito se lavori duro puoi avere spazio. Quest’anno il mister mi ha provato come esterno: è la prima volta nella mia vita. È stato difficile all’inizio, ma grazie anche all’aiuto della squadra abbiamo fatto bene».

NUMERO 44 – «Ero in Svezia a veder giocare il Manchester United. Ha fatto il suo esordio Januzaj in quella partita, giocando senza paura. Io dissi a mio padre: ‘Un giorno voglio esordire anche io come lui, con personalità e senza paura’. Dopo mi sono innamorato del numero, perché ho letto un po’ di cose. Adesso è parte di me questo numero».

PATENTE – «Dovevo fare l’esame ma due giorni prima hanno chiuso tutto. Adesso sono pronto per farlo quando riaprono».

DE BRUYNE – «È uno dei top 5 più forti al mondo. Lo guardo tantissimo, è fenomenale: voglio diventare come lui, se non più forte. Ho imparato tanto da lui, e lavoro per diventare così. Penso che farò la mezz’ala, perché ho fatto per tutta la vita quel ruolo».

RUOLO – «Dipende da come gioca la squadra. A Parma il mister ha trovato la perfetta posizione per me, all’Atalanta invece iniziavo il gioco da dietro. Il mio ruolo perfetto è dietro le punte».

JUVE – «L’ho scelta per il ruolo con Sarri? Sì, è uno dei motivi. Alla Juve posso imparare tantissimo, e il gioco di Sarri l’ho studiato bene. Posso fare bene con quel gioco e quella formazione».

GIOCATORI JUVE – «Sì, li ho incontrati e li ho salutati tutti. È stata una delle giornate più belle di sempre, ho parlato con tanti giocatori. Mi mancano 13 partite qua, devo fare bene, ma quando c’è da giocare per la Juve sarà come un sogno da un lato, ma dall’altro andrò là per far vedere che sono pronto anche io a vincere insieme».

GOMMA DA MASTICARE – «Ho giocato quasi tutte le partite con la gomma, perché mi sentivo tranquillo. Se sbagliavo un passaggio poi lo toglievo. Non vedrete la gomma per un po’, perché il fisioterapista ha detto che non fa bene».

PRONTO PER LA JUVE – «Voglio essere contento giorno per giorno e migliorare sempre. Sapendo di andare alla Juve vado più forte che mai. Mi sono allenato tanto in questo periodo, perché è ora di essere pronto. E lo sono».

STOP – «Ho avuto due infortuni in quel periodo e non riuscivo ad allenarmi. Non era un bel periodo per me, avevo fastidi in campo. Ho preso tempo per curarmi in questo stop, che forse mi è servito per migliorare ancora».

IBRAHIMOVIC – «Ibra ha cambiato tutta la Svezia. È un idolo per me, dentro e fuori dal campo. Ha aperto stanze per noi giocatori svedesi come mai nessuno aveva fatto. Non ho mai parlato con lui, ma sarebbe un sogno parlare con lui, giocare contro di lui e scambiare la maglietta a fine partita. Lui crede in sé stesso, non lo dice soltanto. Quando lo fa, tutti gli altri credono in lui. La sua mentalità è di un altro livello».

RAPPORTO CON GLI ALTRI – «Ho giocato a basket due ore fa pensa… Sono con gli amici tutti i giorni, rido e scherzo con gli altri. Il calcio è divertimento, non si può essere sempre seri. Sono migliore amico con tutti».

BRUNO ALVES – «Non lo dimenticherò neanche a 80 anni. È un top in tutto, aiuta sempre i giovani. Sono fortunato ad averlo avuto in squadra».

PALLONE D’ORO – «Prima non ne parlavo mai, ma in questi ultimi mesi sono cambiato e voglio diventare uno dei più forti».

GOL E ASSIST – «Io quando gioco non penso al gol, agli assist, quando ho la palla penso ad attaccare, a far tremare i difensori avversari. Devo lavorare, imparare a fare più gol».

JUVE NEL DESTINO – «Mi ricordo quella partita da giovane in cui segnai di tacco. A quell’età non pensavo di arrivare in una squadra come la Juventus. Alcune volte non ci credo ancora di giocare alla Juve, sembra un mondo finto. Sono fiero di me, sarà un sogno giocare per la Juve».

NBA E I LAKERS – «Tutti conoscono i Lakers, i loro giocatori. Vogliono andare a vederli negli USA, sarà il prossimo viaggio che farò».

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